Anche se ne ho visitato un numero irrisorio posso affermare con certezza che i luoghi abbandonati portano sempre su di sé i segni delle vite che vi sono passate. Sembra strano ma la storia di un luogo è raccontata anche da cosa è rimasto, e come è rimasto, dopo l'abbandono. Ed è questo secondo me che li rende tanto affascinanti.
Probabilmente in molti sono attratti dal loro lato dark e misterioso, io invece sono interessata alle vite passate di lì. Nonostante sia quello che mi ha portato a scegliere certi studi che mi hanno condannata ad essere diversamente occupata, non sono ancora riuscita a sedare il mio desiderio di osservare da vicino l'esistenza delle persone.
Io non ho avuto la possibilità di visitare il cimitero di San Finocchi, quello del manicomio di Volterra. Però ho letto che sono croci tutte uguali, senza un nome, senza una foto. Anonimi in vita per le loro malattie mentali, anonimi anche dopo la morte. Invece sono stata in un cimitero di un borgo disabitato da parecchio tempo e vi ho trovato dei fiori freschi su tombe ormai vecchie. Chissà che storia ha quel nipote ormai anziano o qualche altro lontano parente che si prende la briga di inerpicarsi in certe stradine impervie solo per regalare un piccolo omaggio a una persona che non c'è più da così tanti anni.
Sempre nel manicomio ho osservato dettagli che mi hanno lasciato un po' di gelo addosso. Come avevo scritto, purtroppo, molti luoghi abbandonati (e il manicomio in primis) sono stati molto maneggiati da chi li ha visitati di recente. Soprattutto per fare foto suggestive e ad effetto. Ci sono però dei dettagli che sono rimasti come erano, forse perché poco interessanti.
Quando ho visto questo bagno grande, con più water nella stessa stanza, pieno di sedie arrugginite, l'ho percepito come reale, rimasto così come l'avevano lasciato. Quell'ammasso informe di ferraglia mi ha fatto pensare a dei corpi deformati dalla malattia, accatastati nelle stanze, senza neanche un minimo di privacy neanche al bagno. Spersonalizzati. I manicomi erano questo.
Ho trovato, altrove, anche segni di una festa. Un brindisi di addio magari, coi sorrisi amari perché le cose non sono andate come dovevano. Qualcuno avrà perso il lavoro. Hanno lasciato le bottiglie di spumante sui tavoli, coi bicchieri, nel disordine. Avranno pensato "puliranno i prossimi che arrivano", ma non è mai arrivato nessuno.
Quando ho visto questo bagno grande, con più water nella stessa stanza, pieno di sedie arrugginite, l'ho percepito come reale, rimasto così come l'avevano lasciato. Quell'ammasso informe di ferraglia mi ha fatto pensare a dei corpi deformati dalla malattia, accatastati nelle stanze, senza neanche un minimo di privacy neanche al bagno. Spersonalizzati. I manicomi erano questo.
Ho trovato, altrove, anche segni di una festa. Un brindisi di addio magari, coi sorrisi amari perché le cose non sono andate come dovevano. Qualcuno avrà perso il lavoro. Hanno lasciato le bottiglie di spumante sui tavoli, coi bicchieri, nel disordine. Avranno pensato "puliranno i prossimi che arrivano", ma non è mai arrivato nessuno.
io amo visitare i cimiteri.
RispondiEliminaDi luoghi abbandonati non sono una grande esperta, ma mi ricordo una gita alle elementari in una frazione abbandonata in montagna in cui guardando dalle finestre della scuola elementare si vedeva ancora la lavagna.
Mi hai fatto venire in mente un ricordo a cui non pensavo da almeno 20 anni... ora mi scervellerò per ricordarmi dove fosse quel posto!
Ho visto di recente proprio delle foto di una scuola con ancora dentro la lavagna e alcuni libri! Chissà se è quella!
EliminaMi fai venire in mente una trasmissione dove a volte fanno vedere luoghi abbandonati . Ci sono anche gruppi di giovani che hanno una vera e propria passione ...mi sa che anche tu ne fai parte...interessante post
RispondiEliminaEra molto carina una trasmissione che forse davano su focus dal titolo Ghost Town.
Eliminasei una persona intelligente.. strano vederti sul blog del giullare.. bel post. kr.
RispondiEliminaSe ti riferisci a me puoi chiamarmi per nome, siamo in confidenza ormai, no? 😜
EliminaMa hai cambiato firma? Da d. a kr.? Istrionica! 😌
Moz-
Non sono mai entrata in manicomio, sebbene io abbia uno zio che vi è stato ricoverato a lungo.
RispondiEliminaCredo che mi verrebbe la pelle d'oca a toccare con mano tanto dolore.
Immagino che le pareti trasudino disperazione.
I luoghi abbandonati mi piacciono, ma questo no.
Meglio scoprirlo solo attraverso le tue foto.
Per i manicomi per me è anche e soprattutto in realtà interesse professionale.
EliminaSu Fb seguo un gruppo di persone che organizzano tour nei cimiteri e nei luoghi abbandonati. Io non ho mai partecipato a questi tour ma ho visitato diversi cimiteri per curiosità, per interesse artistico e storico e anche un pò per il gusto del macabro. (vedi Milano Monumentale) . Se vado in un dato luogo di vacanza, non manco di visitare il cimitero. In vece di luoghi abbandonati così, tipo manicomi, mi sembra non non averne mai visitati, neanche di paesi abbandonati. Non credo che mi piacerebbe ricordare il dolore di chi vi ha vissuto. Saluti.
RispondiEliminaÈ vero, scoprire i cimiteri è anche capire qualcosa in più del paese che si visita
EliminaNei luoghi abbandonati percepisco solo morte e sofferenza.
RispondiEliminaBeh in quelli tetri sì... Ma ci sono luoghi meno lugubri.
EliminaAlcuni luoghi, anche cimiteri, sono davvero affascinanti da visitare, ma i "manicomi" abbandonati per me sono luoghi troppo tristi per farvi visita. In quegli spazi aleggia una sorta di sofferenza continua, forse le anime di tutti quei pazienti che lì hanno trascorso vite tragiche. Buon pomeriggio e buona domenica.
RispondiEliminasinforosa
Sempre avuta la passione per i luoghi abbandonati, anche se rischiavo la ciabatta di mia madre contro le chiappe se mi avesse beccata...
RispondiEliminaAnche io visito i cimiteri (belli Montmartre e Père Lachaise, soprattutto il primo che è tanto gotico, imponente e inquietante) ma per qualche motivo non entro mai in quello della mia città.
Finalmente riesco a commentare come si deve :)
RispondiEliminaChe dire... la foto del manicomio colpisce molto, ma ancora di più quella dello spumante.
Una cosa così, assurdamente attuale, fa pensare tipo ai film dove di colpo spariscono tutti.
Ma che ufficio era? Chissà perché lo hanno abbandonato così...
Ti avevo promesso un mio ricordo a riguardo: non sono riuscito, nei giorni scorsi di vacanza -causa maltempo- a fare tutti i giri che volevo, specialmente quelli in zone sperdute di campagna. Piccolissimi agglomerati (un bar, una chiesetta, tre o quattro masserie) che sanno di confine del mondo...
Moz-
Ma ancora abitati? Un complimento a chi resta, stoico, ai confini del mondo
EliminaNon era un ufficio ma in hotel. Ho trovato altri dettagli che richiamavano un ultimo brindisi. Poi hanno lasciato tutto come era.
Sì, ancora abitati. Con il centro abitato a 20 minuti.
EliminaMoz-