Passa ai contenuti principali

SVU-binar

Confesso che nel mio periodo  "palline al formaggio" ho teso ad abusare della tv. La tengo molto accesa anche adesso quando sono a casa da sola, ma la tengo più che altro per compagnia mentre faccio altre cose. Invece quando sei nella fase oscura della disoccupazione la usi proprio come mezzo di annientamento. L'ho visto su di me, su di Lui. E su altri ancora, purtroppo.

In questo post ironizzavo sul fatto che guardavo continuamente Law and Order Svu. A parte che non sono mai uscita da questa dipendenza e ne faccio un uso spropositato ancora oggi... Ieri riflettevo sul fatto che i saggi hanno ragione quando dicono che tutte le esperienze servono e che nella vita non si sa mai cosa torna utile.

Difatti, se ho superato il test del corso di aggiornamento che la stessa legge che non tutela la professione impone di fare anche a chi la professione non la fa più, è grazie a questi due qua.


Devo dire che ero preparata anche sulla parte processuale, ma mi sono accontentata di superare il test a tema "Violenza sulle donne" senza leggere nemmeno mezza pagina del corso. A quanto pare la Benson e Stabler sono docenti migliori dei professoroni universitari che improvvisano i webinar perché vanno tanto di moda.

Tiè.

Commenti

  1. Beh ...la tv serve anche a questo !!! 😄👍

    RispondiElimina
  2. Ahaha, grande!
    Alla fine la tv è la più grande scuola... anche io seppi rispondere a qualcosa (non ricordo cosa, però) grazie a Distretto^^

    Moz-

    RispondiElimina
  3. Meno male che , ogni tanto, in tele trasmettono anche qualche cosa di utile. Saluti.

    RispondiElimina
  4. Spero di non dover mai sfoggiare la formazione informale accumulata in anni ed anni do Grey's Anatomy

    RispondiElimina
  5. a me capita invece di vedere Blue Bloods, la serie con Tom Selleck e ho imparato che Tom non ha mai cambiato espressione dai tempi di Magnum P.I.

    RispondiElimina
  6. io non guardo quasi più serie tv da anni.
    Ho fatto un'eccezione per La casa di carta: se la tua teoria è vera io sono un'esperta di rapine con sequestro :)

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Vorrei un gesso e un whisky liscio

A voi capita mai che, in certi momenti particolari, vi succeda qualcosa che vi riporta a una particolare canzone, o addirittura ad un solo suo verso? A me è venuto in mente questo:  " Quello che importa in una persona è l'immagine che dà..." In che occasione? Stamani. Quando uno dei bimbi mi ha chiesto se abitualmente bevo whisky. Devo dire che dopo lo scorso anno dove ho tenuto un profilo piuttosto basso, quest'anno mi sono data di più ai ragazzi diventandone confidente, raccogliendo battute, sfoghi, pianti, risate. E mi sono aperta alle loro curiosità (ma dove abiti? Ma come mai fai la bidella? A te che profumo piace? Veramente ti piace l'insalata di cavolo crudo?). Non mi sono mai chiesta come mi vedessero dai loro occhi. Però tutto mi pensavo fuor che essere passata da grande bevitrice!

Meglio che niente faccio l'insegnante.

C'è stato un tempo in cui volevo fare la maestra. Secondo me è in fase da cui un po' tutte passiamo (passavamo, adesso vogliono fare l'estetista e il tatuatore, e lo dico perché mi è successo di leggerlo nei temi). Come la fase del "da grande voglio fare il veterinario". Poi la fase ci passa e io ne sono stata ben lieta perché mi sono resa conto che non avrei la pazienza necessaria. Quando facevo l'educatrice nei doposcuola il lavoro mi piaceva ma c'erano alcuni ragazzetti che me le avrebbero tolte dalle mani e in una classe vera, per più ore al giorno, sarei stata veramente in difficoltà. Tutto questo preambolo per dire che nella mia mente l'insegnante è ancora una professione per cui serve una sorta di vocazione. Un qualcosa di più anche dell'esserci portati. A maggior ragione oggi giorno che queste generazioni di bambini è ragazzi sono sempre più complesse da gestire (perché tale è diventata la società, in fin dei conti). Ecco, pare che sia

Gli strati della lasagna

Ho letto in diverse recensioni che Coliandro piace perché è uno di noi . Indubbiamente, con quell'aria da eterno sfigato, è molto più umano e "reale" di tanti poliziotti eroi che si vedono in tv. Non è difficile, come avevo già scritto, ritrovare un po' della nostra vita nella sfortuna e nella voglia di rivalsa coliandresche. Soprattutto se si è diversamente occupati. In fondo anche Coliandro lo è. In questa serie oltretutto ha fatto pochissime cazzate, ha preso pure un encomio, eppure è ancora relegato a tappare buchi negli uffici più sfigati del commissariato. Certo, è pur sempre una fiction e i Manetti Bros non sono i soliti registi che costruiscono una storiella così, già vista e sentita, scontata e piatta. I Manetti Bros hanno dei picchi di genialità unici. Roba trashissima. A volte i loro cattivi sono talmente malvagi e sopra le righe da risultare quasi caricature pulp. Ricordo un dj Francesco tossicomane e psicopatico che ciao. Nell'ultima puntata andata