Passa ai contenuti principali

Segnalazione con augurio

Mi sembra una vita che non scrivo al blog, eppure è solo da sabato. Le giornate si susseguono veloci e lente al tempo stesso. So solo che non vedo l'ora che arrivi fine mese, anche se sono spaventata da un'infinità di cose.

Volutamente, non mi fermo a pensare e a scrivere. Almeno adesso.

Vorrei però raccontarvi una cosa. Ieri sono tornata alle 20.30 dal lavoro, tempo di cucinare, chiaccherare con Bernacca, lavare i piatti ed erano già le 22.30. Allora ho letto un pò il televideo, mi sono incazzata con il Berlu e ho navigato un pò su Facebook dal cellulare.
A quel punto sono attrata da una pagina, questa: https://www.facebook.com/pages/Addio-Wouter-Weylandt/100783850011120. Confesso di essere stata un pò fuori dal mondo in questi giorni, non sapevo cosa fosse successo, quindi mi sono documentata ben bene. Anche leggendo i commenti su questa stessa pagina. 
Ecco, ho letto delle cose che mi hanno ghiacciato il sangue e soprattutto ho scovato quest'altra pagina: https://www.facebook.com/pages/Maglietta-nera-per-Wouter-vincitore-del-Lutto-DItalia/164256693635767
Io non avevo mai sentito parlare di questo ragazzo, non seguo affatto il ciclismo ma so che la tappa oggi partiva da Piombino e se fossi stata a casa e libera ci sarei andata, perchè è un evento sportivo "storico" e mi sarebbe piaciuto esserci, anche se non ci sono più quelli che erano veramente ciclisti con la C maiuscola, come Bartali, o Coppi. E sapere che un evento del genere è stato funestato dalla morte di un ragazzo che stava per diventare padre mi rattrista tanto.
Ma mi rattrista di più leggere quei commenti di una cattiveria inaudita, gratuitamente scritti per ferire e offendere una persona che non c'è più.Ma cos'ha la gente nella testa? Ce l'ha un cervello? Sono senza parole dalla rabbia.
Quindi vi chiedo: segnalate la pagina? Purtroppo non è possibile fare nient'altro. Ma chissà (e dico una cosa che "non sta bene" neanche pensare) che questi personaggi facciano un bel volo dalla bici anche loro. Va bene anche dalle scale, basta che il risultato ultimo sia che la botta in testa li faccia in qualche modo smettere di sparare tali cazzate.

Commenti

  1. caspita definirlo schifo è davvero poco,la gente NON ha un cervello,non riesco neanche minimamente a comprendere il perchè di queste pagine...sono senza parole

    RispondiElimina
  2. ... sono senza parole ...
    la cattiveria umana non ha veramente fine!

    RispondiElimina
  3. bleah...200 teste di c!
    scusami!

    RispondiElimina
  4. Ho subito segnalato la pagina ed ancora adesso non capisco come possano gli amministratori di FB non averla ancora censita/chiusa...la cosa che più mi fa male è sapere che esistono al mondo delle persone (sarebbe meglio definirle in altro modo) così crudeli e completamente fuori di testa...

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Meglio che niente faccio l'insegnante.

C'è stato un tempo in cui volevo fare la maestra. Secondo me è in fase da cui un po' tutte passiamo (passavamo, adesso vogliono fare l'estetista e il tatuatore, e lo dico perché mi è successo di leggerlo nei temi). Come la fase del "da grande voglio fare il veterinario". Poi la fase ci passa e io ne sono stata ben lieta perché mi sono resa conto che non avrei la pazienza necessaria. Quando facevo l'educatrice nei doposcuola il lavoro mi piaceva ma c'erano alcuni ragazzetti che me le avrebbero tolte dalle mani e in una classe vera, per più ore al giorno, sarei stata veramente in difficoltà. Tutto questo preambolo per dire che nella mia mente l'insegnante è ancora una professione per cui serve una sorta di vocazione. Un qualcosa di più anche dell'esserci portati. A maggior ragione oggi giorno che queste generazioni di bambini è ragazzi sono sempre più complesse da gestire (perché tale è diventata la società, in fin dei conti). Ecco, pare che sia

Vorrei un gesso e un whisky liscio

A voi capita mai che, in certi momenti particolari, vi succeda qualcosa che vi riporta a una particolare canzone, o addirittura ad un solo suo verso? A me è venuto in mente questo:  " Quello che importa in una persona è l'immagine che dà..." In che occasione? Stamani. Quando uno dei bimbi mi ha chiesto se abitualmente bevo whisky. Devo dire che dopo lo scorso anno dove ho tenuto un profilo piuttosto basso, quest'anno mi sono data di più ai ragazzi diventandone confidente, raccogliendo battute, sfoghi, pianti, risate. E mi sono aperta alle loro curiosità (ma dove abiti? Ma come mai fai la bidella? A te che profumo piace? Veramente ti piace l'insalata di cavolo crudo?). Non mi sono mai chiesta come mi vedessero dai loro occhi. Però tutto mi pensavo fuor che essere passata da grande bevitrice!

Diversamente titolati

Premessa numero 1. Io non ho nessun tipo di pregiudizio legato al titolo di studio: conosco dei laureatissimi e pure masterizzati ignoranti come capre e persone che con un serale hanno fatto una mega carriera nella dirigenza di grosse aziende. Che, fra l'altro, mi hanno raccontato di ingegneri da 110 e lode che non sapevano da che parte rifarsi per svitare un bullone. Ognuno sa fare il suo, lo può avere imparato studiando o lavorando, e ognuno può essere un genio o un caprone, a prescindere. Ma soprattutto (premessa numero 2) io la penso così: Per capirsi, quando ho iniziato a sentirmi stretta nel posto in cui lavoravo, ho preso a cercare QUALSIASI lavoro mi desse la possibilità di non restare a casa disoccupata e mandai CV anche per fare le pulizie. Mi chiamarono con L'UNICA FINALITÀ di chiedermi se ero proprio sicura, perché "hai una laurea". Risposi che certo che ero sicura, che avevo bisogno di lavorare e che NONOSTANTE LA LAUREA ero perfettamente in grado