Trascrivo alcuni stralci del discorso di Carlo Azeglio Ciampi, che è stato un Signor Presidente, è un Signor Italiano che tiene ben ferme le sue radici nella sua città natale: Livorno.
Nelle ricorrenze solenni la famiglia si riunisce; oggi voglio essere con la famiglia livornese e toscana tutta, raccolta attorno a un ideale desco per celebrare il compleanno della nostra amata Italia.
Lasciamo agli storici, di ieri e di oggi, il compito di continuare a “indagare” su quelle tante diversità che connotarono il processo unitario. (…)Tutto ciò ci è noto; ciò nondimeno il nostro sentimento, il sentimento della più gran parte di noi avverte oggi, come in passato, la forza unificante di quel desiderio di libertà, di affermazione della nostra dignità di uomini e di cittadini
Con un sentimento vivo del nostro passato, delle nostre memorie; con uno sguardo trepido e insieme fiducioso volto al futuro mi accingo a vivere questa giornata. Dei molti e diversi pensieri che affolleranno la mia mente, delle emozioni che questi pensieri risveglieranno nel cuore, non pochi saranno dedicati a Livorno. Come affermavo all’inizio, infatti, oggi voglio essere con la mia Livorno e con i diletti concittadini livornesi per augurare, con una sola voce: buon compleanno Italia!
E ora mi piacerebbe sentire come la pensate: avete un senso di appartenenza al luogo? Come vi sentite? Vi sentite semplicemente italiani o avete una più forte identità regionale? O che altro?
Sicuramente mi sento italiana, e fortunatamente il mio patriottismo spesso non "viene fuori" solo in occasione delle feste comandate.
RispondiEliminaPer quanto riguarda la regione o la città/paese, sono come il Ranocchia: "non mi sento".
Sono nata a Milano e cresciuta a Bergamo, potrei sentirmi lombarda .. ma ho più ricordi della mia infanzia in campagna a Piacenza, quindi è più facile che capisca il dialetto emiliano che quello milanese.
Mia mamma è veneta, e parla in veneto; mio papà è milanese, e parla milanese misto al pavese (terra d'origine della mia nonna); quindi ti lascio immaginare che mischiotto si parla in casa mia.
Il moroso è torinese, ma con padre umbro e madre ferrarese ..
Posso solo sentirmi italiana .. altrimenti dovrei sentirmi appartenente a 3/4 delle regioni ;)
Io mi sento molto sassolese (anche se i sassolesi sono molto "cagarotti" e io spero di non esserlo così tanto!), modenese, emiliana (ma non emilianoromagnola, eh!...distinguiamo bene le due semiregioni) e italiana.
RispondiEliminaMi sento italianissima, forse sono una delle poche persone che ogni volta che sente l'inno nazionale ancora si commuove...e come te mi sento soprattutto campana e legata alla "mia" terra...senza però fare come certe persone che dovrebbero essere italiane come me allo stesso modo ma esaltano le "loro" terre come superiori (differenze tra nord e sud)...
RispondiEliminaCiao! Nuova iscritta al tuo blog!
RispondiEliminaIo mi sento italiana...quando canto l'inno mi emoziono tutte le volte.
e sono toscana anche io come te! solo un po' più giù di livorno..
Anch'io come te ho un fortissimo senso d'appartenenza... mi sento molto italiana e molto romana, amo L'Italia e amo Roma alla follia, seppur con i loro mille difetti. Sento un po meno di appartenere al paese in cui vivo, perchè oltre a viverci con la mia famiglia non ho altri legami, tutte le mie attività ormai si svolgono fuori. ma rimane comunque il luogo dove ho trascorso la mia bellissima infanzia e quindi non posso esimermi dall'appartenervi!
RispondiEliminaMi sento anche un po Aquilana, visto che ho vissuto a L'Aquila per una bella fetta della mia vita e visto che ho vissuto insieme alla città uno dei momenti più brutti della sua storia, il terremoto del 2009.
@katiu: accidenti che mescolone! ^__^
RispondiElimina@chiara: definisci cagarotti! l'emilia mi manca da conoscerla.. la romagna un pò mi piace e un pò no! ha veramente miliardi di sfumature molto diverse tra loro!
@serena: io trovo giusto essere attaccati alla propria terra, ma penso che ognuno ha i suoi lati belli e i suoi lati brutti... quindi non è prorpio il caso di sentirsi superiori! poi io sto nel mezzo e quindi proprio non posso parlare di nord-sud :P
@elisa: una conterranea! benvenuta!
@princesse: trovo molto interessante quello che hai scritto su L'Aquila. In fin dei conti quell'esperienza poteva averti cancellato quel sentimento che era nato prima e invece...hai proprio citato il terremoto come un espetto di tale sentimento!
RispondiEliminadicesi cagarotti coloro che si atteggiano a miliardari quando magari hanno si e no 20 euro nel portafoglio ma fanno i fighi.
RispondiEliminasono i cossidetti sboroni, come dicono in romagna.
non so se mi sono spiegata bene...spero si capisca.
noi emiliani abbiamo da sempre questo conflitto bonario con la romagna.
io sono più sulla linea di Gaber,però posso dire di sentirmi molto emiliana(e come dice Chiara non emilianoromagnola)!!
RispondiEliminaio sono piemontese al 100% da generazioni.
RispondiEliminaMi sento molto italiana, perchè amo la mia lingua, conosco la scuola e la storia italiana e mangio italiano.
Mi sento molto canavesana più che piemontese.
e anche molto appartenente al paesello ma solo nella versione "centro", mentre poco al paesello+ frazioni :)
Io mi sento molto italiano ma per niente napoletano.
RispondiElimina:S
(poi domani cerco di articolare meglio, ora sono stanchino per esprimere degnamente ^^'' )
Fiera di essere ladina, altoatesina e italiana. Anch'io ho un miscuglio strano di origini alle mie spalle e tutto ciò non mi confonde assolutamente. Qui, probabilmente più che in altre regioni si sente la necessità di appartenere a un gruppo linguistico. Ed è triste ammettere che un gruppo in particolare, quello tedesco, non si senta nemmeno minimamente italiano...
RispondiElimina@chiara: giusto per uno scambio interdialiettale: da noi a Livorno si dice pottini e/o pottaioni
RispondiElimina@federica: canavese come la Luciana! ^__^
@carlo: sei un napoletano anomalo, anzi un uomo del sud anomalo! Di solito al sud sono molto attaccati alla propria zona di origine! almeno... io li ho conosciuto tutti così!
@elisa: :-)