Quindicenni fascisti e trentenni teppisti

In pratica è andata così.
Che quando abbiamo saputo che l'allegra famigliola che abitava un pò sopra il mio appartamento se ne andava abbiamo gioito. Mica per altro, ci saremmo sbarazzati di quei 2 camion più macchinone che ingombravano continuamente il parcheggio condominiale. Tipo. E poi ci saremmo sbarazzati (IO MI SAREI SBARAZZATA) di due bambini urlanti che inizavano ad urlare nell'esatto istante in cui con l'afa estiva mi trascinavo sudando sul terrazzo alla ricerca di una lieve brezza per studiare, creando l'effetto biglietto d'auguri musicale.
Che, per chi non ha capito, è quello strano fenomeno per il quale come tu (povero studente che sei costretto a preparare un esame o, ancora prima, a fare i compiti per le vacanza, con il solleone) come apri il libro inizia il casino e come lo richiudi, rinunciando nel tuo intento, tutto tace. Lo riprendi. Casino. Lo richiudi. Quiete. Come quei bigliettini d'auguri ce li apri e suonano una musichetta che solitamente di fa venire voglia di inchiodarli per non rischiare che qualcuno li apra di nuovo.

...E invece...

Insomma, sul primo momento siamo stati contenti: una giovane coppia silenziosissima che sembrava non starci mai a casa. Una pacchia. Poi lei neanche dopo un mese abbandona il nido d'amore portandosi via più scatoloni di quanti ne avesse al suo arrivo.
Voci di corridoio (anzi di pianerottolo trattandosi di un condominio privo di corridoi)ci hanno riferito che il poveretto è stato lasciato dalla fidanzata perchè lei la sera voleva uscire e lui invece era troppo stanco dal lavoro per farlo.
Com'è, come non è, tolta la fidanzata tolta la fatica post lavoro.
Vitellozzo, come l'ho soprannominato io, per più di un motivo, ha preso a invitare amici vitellozzi quanto lui e a urlare fino alle due di notte, tanto da farmi rimpiangere i pargoletti che se ne sono andati. Fino al culmine dell'altra notte. O meglio mattina. La vicina di casa n° 1 si sveglia e trova, anzi non trova, la tenda del suo portone. Cerca che ti ricerca la trova nel giardino del condominio a fianco al nostro. E collega gli schiamazzi sentiti alle 6 con il traferimento della tenda in luoghi più esotici. Inizia a far la posta a Vitellozzo e come lo becca lo processa. E ottiene un'ammissione di colpa. "Sai avevamo bevuto..."

E meno male che hanno trentanni...

Così non ci illudono che un giorno diventeranno persone normali.
OHIBO'.