Buona azione ...col piccione!

E' passato tanto tempo da quando facevo gli scout e le chiamavo semplicemente BA: Buone Azioni. Mi pare che da quel periodo lì non ne ho fatte più di BA. Cioè sì, ovvio, tipo tutti i giorni ne faccio una, sempre la stessa. Ovvero evitare di procurarmi un'arma illegalmente, dare fondo al mio libro nero e iniziare a sfoltire un pò la lista. In fondo non sembra, ma la sopportazione è una buona azione di dimensioni colossali.
Scherzi (ma mica tanto) a parte, quelle che non faccio da tempo sono le calssiche buone azioni da manuale delle giovani marmotte, tipo aiutare una vecchietta ad attraversare la strada, o portare la spesa a un vecchietta (ma 'ste vecchiette stanno sempre in giro a rompere i maroni???).
Mercoledì mi si è presentata l'occasione per rifarmi. Ero sul treno immersa nella lettura che vedo scalmanarsi due ragazze orientali. Iniziano a chiedere alle persone vicino a loro, in un inglese sgangherato, se questa fermata è Cesena, quand'è che devono scendere e quante fermate mancano. Mamma mia, ho pensato, queste parlano male inglese, capire forse lo capiscono peggio. E c'è di mezzo pure un cambio di treno, vai a vedere dove finiscono queste. A quel punto si sono materializzati dentro di me l'angioletto e il diavoletto. "Aiutale!" "Fatti gli affari tuoi". Solo che era l'angioletto a dire di farmi gli affari miei e il diavoletto di aiutarle. Non ho saputo (ahimè!) tenere la lingua al caldo. "Ehi, i go to Cesena, you can come with me!". Inglese madrelingua proprio. Illuminate sono venute a chiedere cose che non capivo ma alla fine ci siamo convinte che io avrei fatto loro da guida. Non facevano che sorridere. Ottima scelta Lunga, hai fatto una buona azione!
Già.
Tempo poco il ragazzo che stava seduto accanto a me mi inizia a fissare, lo vedo con la coda dell'occhio. Non riemergo dalla lettura ma lo tengo d'occhio. So che non mi punta in maniera maliziosa perchè da tante cose ho capito che il genere femminile non è esattamente al centro dei suoi pensieri. Alla fine alzo la testa.
Ragazzo:"Mi scusi".
Lunga: (MI SCUSI a chi, bello? Mi scusi vallo a dire a tua nonna). "Sì?"
R: ho sentito che va a Cesena, prende il treno per giù?
L (e dagli con 'sto lei!). Sì.
R: su che binario è? Perchè io devo andare giù a XXX (non mi ricordo che posto mi ha detto, anche perchè parlava orrendamente in dialetto e io capivo meglio le due tipe che parlavano in cinese di lui!)
L: guarda di solito è sul 4
R: ma lei prende il mio treno?
L: non so, prendi il regionale o l'eurostar? E poi dai, non darmi del lei che mi fai sentire vecchia
R: va bene. LEI cosa prende, l'eurosta? Ecco il mio biglietto"
L: (ridai con questo lei!) No io prendo il regionale ma il binario è lo stesso.
R: ma quindi posso venire sul binario con lei?
L: (maledetto se mi ridai del lei ti piazzo su un treno che fa la prima fermata a Milano). Sì va bene.
R: No perchè sa...
L: (ancora???)
R: sono venuto a trovare mio fratello e mi ha fatto venire un ansia.
L: (sè tuo fratello, quello che ti ha accompagnato sul treno con l'occhio a pesce lesso e che hai salutato dal treno tendendovi la mano dal finestrino come in ogni film d'amore che si rispetti). No no vai tranquillo. Comunque puoi seguire me.
Insomma alla fine è andata così. Lui per fortuna l'ho scaricato perchè il suo treno era in ritardo e l'ho mandato al bar a pranzare.
Le cinesine mi hanno seguita ovunque con la paura di perdermi, continuando a farmi domande che non riuscivo a capire. Ad un certo punto ho detto "I go to the toilet, stay here, i come back in a minute" "Yes Yes". Bene. Come sono partita io mi hanno seguito. Fino al cesso. Ho chiuso in tempo la porta. Forse temevano che scappassi dalla finestra. Continuando poi a parlarmi in un inglese incomprensibile!

Che mi sia di lezione. Ad imparare il sottile confine tra la buona azione e... la cacata di piccione!