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Il tempo delle mele e quelli che non si fanno i cazzi suoi


Riguardando le foto del liceo e leggendo il post di MaBe mi è tornato in mente il mio amore adolescenziale. Una storia rimasta platonica, durata oltre 2 anni, dove il caro piccione ha messo ripetutamente il becco, ma soprattutto il culo.

Col senno di poi alla fine sono contenta che sia andata così, che sia stato solo un rincorri e fuggi, un amore platonico, una storia "un pò così". Troppo diversi. In troppe cose. Alla fine avrei (avremmo???) sofferto di più nello scoprire queste cose stando insieme.
Comunque.
Devo dire che innamorandomi (?) di lui sono caduta nel più comune dei luoghi comuni. Ebbene sì, sono stata innamorata del mio compagno di banco.
Ma non voglio raccontarvi del nostro cercarci all'intervallo, delle chiacchere, delle battute a doppio senso che ci lanciavamo guardandoci negli occhi, dell'aiuto che cercavo di dargli quando pareva avesse preso una strada non brutta ma tortuosa, di quando con lui accanto parlavo dei miei sogni d'amore (che avevano lui come protagonista) con la mia altra compagna di banco.
No.
Voglio parlarvi di quanto non si facesse i cazzi suoi quella di matematica.
Io a matematica fino alla seconda superiore andavo bene. Poi il cambio di professoressa mi fece andare un pò a gambe all'aria. In pratica ai compiti una volta prendevo 9 e la volta dopo 4 e mezzo. Non è che sia una cosa tanto normale. E così la professoressa, che tra l'altro conosceva il mio AA (amore adolescenziale) da che era piccolo, pensò bene di darsi una spiegazione tutta sua.
Prima iniziò con le battutine a mia mamma durante il ricevimento "Eeeeh, si vede che ha altro a cui pensare" "Anche se studia avrà la testa trale nuvole" "purtroppo capita di prendere delle sbandate così". Cosa che mia mamma tornò a casa coi capelli dritti e alla fine nè io nè lei si riuscì a trovare una spiegazione a quelle parole.
Poi in classe. Un giorno mi cadde una penna sotto il banco del mio AA. Non possedendo il dono della telecinesi mi sono dovuta chinare a raccoglierla. E la professoressa: "Lunga, che ci fai lì, sotto il banco di AA, eh!?". Risatina generale. Degli altri. Io pensavo in quale nazione espatriare, AA guardava inebetito la scena.
Ma il clou dopo la fine della scuola. La professoressa ebbe un grave incidente (tra l'altro contro l'allora ragazzo della mia compagna di banco) e quando si rimise andammo un pò tutti a trovarla. Io ci andai con lui perchè visto che si conoscevano bene mi sentivo meno in imbarazzo. Lui una volta in casa andò a trovare la figlioletta della professoressa, io mi misi a parlare con lei. "Allora, sei sempre con lui?". Io come al solito quando mi fanno le domande un pò diverse da "che ore sono" non capisco un cazzo. "Ehm no, era tanto che non ci si vedeva!" (ovviamente avevo capito che mi aveva chiesto se ci si vedeva sempre come durante la scuola). "Ah vi siete lasciati, meno male, ma che ti era preso??" "Eeeeeh!? No, guardi, c'è un errore, io e lui non siamo mai stati insieme" "No!??! Avrei dtto di sì, eravate sempre insieme". Avrei voluto rispoderle che se era per quello ero sempre insieme anche a S. l'altra mia compagna di banco ma non per quello avevo una relazione con lei. E soprattutto che l'avevo vista diverse volte parlare con quello d'inglese, insomma, ne avrei dovuto dedurre un pettegolezzo interessante. Ma ai tempi non avevo le palle.
Peccato che non l'ho più rivista.

Commenti

  1. Molto interessante :-P

    A me piaceva una mia compagna e... era una stronza.
    :-D
    (ma non perché io non piacevo a lei, per altre cose che ha fatto come normale compagna di scuola).

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  2. io di professoresse impiccione non ne ho mai avute... in compenso la prof di inglese non ci ha mai spiegato niente in 5 anni, ma ci ha raccontato tutti i suoi amori... naturalmente in italiano!

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  3. Ciao Lunga, io il coraggio l'ho avuto ho beccato il mio prof di italiano con la prof di italiano dell'altra sezione, sono andata dove lavorava la moglie di lui e davanti a lei in fila alla cassa ho iniziato a raccontare la storia alla mia amica che praticamente sapendo chi avevamo vicino cercava di sotterrarsi. All'uscita di scuola lei gli ha scaraventato addosso la spesa e varie paroline non proprio gentili ed è andata via. si sono separati... che ci vuoi fà, quando un professore mi prendeva di punta trovavo il modo di fargliela pagare. ;-)

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  4. I prof impiccioni non mancano mai. In 4 dei miei anni liceali ho avuto come compagno di banco un ragazzo, Vittorio. Il rapporto tra me e questo ragazzo era quasi fraterno, lui mi raccontava tutti i fatti suoi, io parte dei miei e ciascuno era consulente dell'altro. In terzo liceo la nuova prof di Italiano (che per fortuna della mia pazienza andò in pensione lo stesso anno) si imputò sul fatto che io e lui fossimo fidanzati e che alla fine del liceo ci saremmo sposati. Naturalmente a ruota tartassarono le scatole tutti i miei compagni di classe.
    E' intuibile che le previsioni della prof non si siano mai avverate...
    Ste

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  5. ribaltato dal ridere. ma ormai ho imparato. mi sono steso sul letto per leggere il tuo post.

    per il resto: trovo interessante che tu possa ricordare tranquillamente il tuo "amore platonico" con AA. foste stati insieme, ora avresti pensieri magari più cupi, nel raccontarci di lui.

    i prof? hanno sempre pensieri spettinati, altrimenti col casso che farebbero quel mestiere. no?

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  6. novella espress più che notizie spetteguless!! ;)

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  7. o mamma mi hai fatto morire...
    ti ho ispirato... che onore!
    e comunque, avendo frequentato un liceo prevalentemente femminile, non ho mai avuto amori liceali che riguardassero i miei compagni di classe, poiché appunto, non ne avevo! Però ho imparato ad apprezzare la bellezza femminile. Interesse che tuttora mi accompagna. Che se non sapessi con certezza empirica che sono etero, forse forse mi piacerebbero le donne... è anche vero che però... NON SI SA MAI.
    In compenso sapevo tutti i ***** delle mie prof.; e pure gli intrallazzi della preside con quello di diritto.
    Ah, e sono stata la prima (nella classe) a scoprire che l'insegnante di ed.fisica era gaio e, dato che il tipo era anche abbastanza estroverso, ne ebbi conferma direttamente da lui.
    caspita... questi gossip me li ero proprio dimenticati....

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  8. ah e comunque... ho visto la foto e mi è preso un colpo..
    sembra l'ingresso posteriore della mia Facoltà.
    uguale proprio!

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  9. Anch'io all'epoca non fiatavo.
    A distanza di 15 anni ho rivisto la prof. bastarda di matematica che mi sfotteva e mi umiliava, ma questa volta l'ho incenerita con due parole: "avvocato Franz"...la vita riserva sempre qualche piacevole sopresa! Fra qualche anno analizzerai i suoi figli o il marito psicopatici!

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  10. IO ho un conto in sospeso con quella di italiano ma per sua fortuna non l'ho più rivista, quante vorrei dirgliene.

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