Passa ai contenuti principali

Foto ricordo

In questi giorni mi sto divertendo a ripescare degli scatti fotografici dal mio passato. Con la scusa di postare qualche foto su Facebook. E più che altro così ho colto l'occasione di sfogliare quegli album che da troppo tempo tenevo chiusi.
Io amo le foto. Vederle, farle. Un pò la mia passione è ereditaria, dato che il mio babbo ha l'hobby della fotografia e mi ha piazzato in mano una macchina fotografica che ero piccolissima. Di quelle che dovevi caricare con la levetta, per far scorrere il rullino. Poi piano piano la cosa si è evoluta, ma è stata dura farmi lasciare il vecchio rullino per la digitale! E come al solito, prima sono restia a cambiare, poi mi lascio trasportare completamente dalla novità. Ora ci manca solo che mi fotografi il sotto dei piedi, e sto sempre lì con la macchinetta pronta a scattare. Come tutte le cose a volte mi escono bene, a volte meno bene. Mio babbo ha vinto anche un sacco di concorsi. Io uno solo, e a dire il vero non so se devo esserne fiera, visto che era indetto dai Carabinieri...
Dicevo, in questi giorni mi sono messa lì e tra una ricerca e l'altra, un pensiero e l'altro, ho scannerizzato qualche foto di alcune tappe importanti della mia vita: la mia infanzia, gli scout, il liceo, la mia prima vacanza da sola, Londra, e poi tra quelle nuove Firenze, Cesena, le vacanze, le mie amiche... Un pò un puzzle della mia vita, di quel che ero, di quel che sono. Le ho messe anche per condividere qualcosa di me con le persone di adesso. L'ho fatto anche perchè adesso con un click posso vedere mia mamma giovane e sorridente con una bellissima bambina (e che ce voi fà, le cose van dette!) in braccio. Forse vi chiederete perchè devo usare facebook per vedere mia mamma sorridere... E sappiate che me lo chiedo anche io...
Comunque, poi mi sono divertita a "sbirciare" le foto altrui. Viaggi, sorrisi, emozioni, ricordi, tutto questo in una foto. Uno scatto per immortalare una parte della tua vita...
Sì, mi piacciono proprio le foto.

Commenti

  1. se mano tremula permette continua così, che le tue foto son proprio carine! e fai le foto ai tuoi gioielli fai da te!!

    RispondiElimina
  2. sono anche io una maniaca delle foto, anche se non sono bravissima....ma per me sono indipensabili per ricordare cose che magari non sono riuscita a fissare bene nella mia (poca) memoria!!!!!

    dovrò fare un pensierino a facebook anche io!!!!

    RispondiElimina
  3. Foto foto ma poi non posti nulla!
    :-D
    Il blog secondo me é superiore a Facebook. Il blog é il blog, insuperabile. Poi con Scrat qui a fianco! ;-)

    RispondiElimina
  4. io ho una parete intera piena di fotografie.. una parete intera. non so più dove attaccarle e non ho il coraggio di toglierle.
    Ho imbiancato soffitto e tre pareti ma quella è rimasta così..
    sono sentimentale.. è vero..
    ma una foto è poesia. è ricordo. è emozione e magia. racchiude un momento, impalpabile, che è fuggito.
    anche a me piace fotografare. ehssì!
    baciottoli..

    RispondiElimina
  5. una passione è una passione e come tale va apprezzata.

    a me le foto non piacciono proprio. le scatto col Quore e le tengo ordinate.

    la tua foto in bianco e nero su feisbuk è stupenda.

    RispondiElimina
  6. @fede: eh... per fortuna la mano tremula si vede solo nelle foto notturne, però mi sono accorta che anche se metto la griglia le faccio TUTTE pendenti da una parte...
    @suysan: io credo che le foto per esser belle debbano essere semplicente fatte col cuore, così comunicano qualcosa. e per far quello non bisogna essere artisti!
    @digito: è il soggetto ad essere stupendo! eheh scherzo, eh....
    @mabe: anche io ne ho una mezza parete qui in camera... ho dovuto fare un compromesso perchè ovviamente i miei non volevano che attaccassi le foto al muro... che ce voi fà!
    @grissino: è vero ma perchè con la connessione analogica che francesca della telecom facevo fatica a caricare... ora però ho trovato un modo e rimedierò!

    RispondiElimina
  7. Anch'io amo le foto...Anche mio padre ha la passione della fotografia, che ha trasformato in un hobby-lavoro. Io sono una super dilettante ma amo catturare buffi particolari e inquadrature curiose...Mi piacerebbe dedicarci più tempo. Quando posso, posto le mie foto sul blog. Amo in particolare i "reportage" di viaggio...e non vedo l'ora di farne un altro! :-)

    RispondiElimina
  8. solo perchè il blog mi gratifica di più. Iena

    RispondiElimina
  9. ad ogni foto corrisponde un ricordo.. :)

    RispondiElimina
  10. e insomma siamo tutti su facebook. incredibile quanto ci piace cazzeggiare eheh

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Meglio che niente faccio l'insegnante.

C'è stato un tempo in cui volevo fare la maestra. Secondo me è in fase da cui un po' tutte passiamo (passavamo, adesso vogliono fare l'estetista e il tatuatore, e lo dico perché mi è successo di leggerlo nei temi). Come la fase del "da grande voglio fare il veterinario". Poi la fase ci passa e io ne sono stata ben lieta perché mi sono resa conto che non avrei la pazienza necessaria. Quando facevo l'educatrice nei doposcuola il lavoro mi piaceva ma c'erano alcuni ragazzetti che me le avrebbero tolte dalle mani e in una classe vera, per più ore al giorno, sarei stata veramente in difficoltà. Tutto questo preambolo per dire che nella mia mente l'insegnante è ancora una professione per cui serve una sorta di vocazione. Un qualcosa di più anche dell'esserci portati. A maggior ragione oggi giorno che queste generazioni di bambini è ragazzi sono sempre più complesse da gestire (perché tale è diventata la società, in fin dei conti). Ecco, pare che sia

Vorrei un gesso e un whisky liscio

A voi capita mai che, in certi momenti particolari, vi succeda qualcosa che vi riporta a una particolare canzone, o addirittura ad un solo suo verso? A me è venuto in mente questo:  " Quello che importa in una persona è l'immagine che dà..." In che occasione? Stamani. Quando uno dei bimbi mi ha chiesto se abitualmente bevo whisky. Devo dire che dopo lo scorso anno dove ho tenuto un profilo piuttosto basso, quest'anno mi sono data di più ai ragazzi diventandone confidente, raccogliendo battute, sfoghi, pianti, risate. E mi sono aperta alle loro curiosità (ma dove abiti? Ma come mai fai la bidella? A te che profumo piace? Veramente ti piace l'insalata di cavolo crudo?). Non mi sono mai chiesta come mi vedessero dai loro occhi. Però tutto mi pensavo fuor che essere passata da grande bevitrice!

Diversamente titolati

Premessa numero 1. Io non ho nessun tipo di pregiudizio legato al titolo di studio: conosco dei laureatissimi e pure masterizzati ignoranti come capre e persone che con un serale hanno fatto una mega carriera nella dirigenza di grosse aziende. Che, fra l'altro, mi hanno raccontato di ingegneri da 110 e lode che non sapevano da che parte rifarsi per svitare un bullone. Ognuno sa fare il suo, lo può avere imparato studiando o lavorando, e ognuno può essere un genio o un caprone, a prescindere. Ma soprattutto (premessa numero 2) io la penso così: Per capirsi, quando ho iniziato a sentirmi stretta nel posto in cui lavoravo, ho preso a cercare QUALSIASI lavoro mi desse la possibilità di non restare a casa disoccupata e mandai CV anche per fare le pulizie. Mi chiamarono con L'UNICA FINALITÀ di chiedermi se ero proprio sicura, perché "hai una laurea". Risposi che certo che ero sicura, che avevo bisogno di lavorare e che NONOSTANTE LA LAUREA ero perfettamente in grado