Sabato sera al solito pub. Stanchi entrambi, ma usciti "per portà a giro il mi capello nòvo".
Siamo arrivati che era già pieno e c'è toccato il tavolo più piccionato di tutti: proprio all'ingresso, col gelo che entra ogni volta e con le persone che lasciano aperto tutto, manco fosse Ferragosto.
Mentre riflettevo sul fatto che sarebbe da studiare il modo pecoronesco in cui la gente entra nei locali, vedo tra gli "entranti" un volto conosciuto. Un mio compagno del liceo. Elegantissimo.
Me lo ricordavo molto diverso. Erano 5 anni che non lo vedevo.
Ci ho scambiato due chiacchere, mi ha fatto estremamente piacere sapere che è laureato, ha dei progetti e l'ho trovato in gran forma.
Sarà che sono una nostalgica. Alla fine ci sono persone con cui hai perso i contatti ma che comunque hanno condiviso una parte piccola (o grande) del tuo percorso di vita. Che in vari modi ti hanno aiutato a crescere, a cambiare, a ridere, riflettere. Tasselli di un enorme puzzle in cui, se manca un pezzo o ce n'è un altro a sostituirlo, l'immagine non è più la stessa.
Siamo arrivati che era già pieno e c'è toccato il tavolo più piccionato di tutti: proprio all'ingresso, col gelo che entra ogni volta e con le persone che lasciano aperto tutto, manco fosse Ferragosto.
Mentre riflettevo sul fatto che sarebbe da studiare il modo pecoronesco in cui la gente entra nei locali, vedo tra gli "entranti" un volto conosciuto. Un mio compagno del liceo. Elegantissimo.
Me lo ricordavo molto diverso. Erano 5 anni che non lo vedevo.
Ci ho scambiato due chiacchere, mi ha fatto estremamente piacere sapere che è laureato, ha dei progetti e l'ho trovato in gran forma.
Sarà che sono una nostalgica. Alla fine ci sono persone con cui hai perso i contatti ma che comunque hanno condiviso una parte piccola (o grande) del tuo percorso di vita. Che in vari modi ti hanno aiutato a crescere, a cambiare, a ridere, riflettere. Tasselli di un enorme puzzle in cui, se manca un pezzo o ce n'è un altro a sostituirlo, l'immagine non è più la stessa.
E già, alla fine siamo solo un piccolo mattone nel muro di ogni persona...
RispondiEliminaCiao Lunga!
ohhhh...
RispondiEliminache belle sensazioni..
mi ci fermo spesso a riflettere: quanta gente abbiamo incontrato nella nostra vita.. con cui abbiamo condiviso un pezzettino di esistenza.. quante vite abbiamo incrociato, sfiorato, scontrato, inglobato nelle nostre..
e nemmeno ce ne ricordiamo.. :)
Pensa che la settimana scorsa cercando un numero in elenco ho trovato il nome di una mia compagna delle medie, su pagine bianche ho trovato la sua mail e le ho inviato una mail e mi ha risposto dandomi tante buone nuove sul suo conto. Ora è avvocato ed ha un suo studio. Che bello tornare in contatto con una parte della tua vita ;-)
RispondiEliminaQuei tavoli lí all'ingresso sono terrificanti, peggio che mai in un ristorante!
RispondiEliminanon solo facebook ma scommetto che sei già andata a vedere se c'è pure lui sul libro faccia, vero?
RispondiEliminail tavolo ingresso ha un vantaggio: vedi tutti quelli che entrano!!
anche a me questi incontri mi riempiono il cuore di gioia. Peccato che, appunto, con tutti questi socialnetuorching, la cosa vada un po' a puttane.
RispondiEliminapensa che io l' altro giorno alla posta ho incontrato un mio ex compagno di liceo...e anche se al liceo non eravamo molto legtai è stato lo stesso un piacere rivederlo!
RispondiEliminaIo ho trovato giusto ieri un mio ex compagno di liceo! :-) Stessa sensazione tua
RispondiEliminabè però ci sono pure dei tasselli brutti, che se li sostituisci il quadro vien fuori meglio (giusto per rimanere nella tua metafora)! sapessi quanti ne ho ritrovati su facebook di questi tasselli sostituibili :D
RispondiEliminasun
Tutto ciò che fa parte del nostro passato costituisce un tassello della nostra vita..belli o brutti che siano
RispondiElimina