Essendo stata praticamente sempre una diversamente occupata e non una disoccupata al 100%, ho fatto meno colloqui di lavoro di quelli che ci può aspettare. Considerandoli tutti, ma proprio tutti, direi che comunque non arrivo a 15.
[In compenso credo che alcune aziende possano ricostruire delle Piramidi a dimensione naturale mettendo uno su l'altro i curriculum che ho inviato loro].
Pensa che ti ripensa mi è venuta un'idea che chissà, potrebbe diventare una rubrica fissa, una guida semiseria con dritte e consigli per affrontare la disoccupazione o il precariato. Chissà.
Intanto, un po' alla volta, vi propongo i colloqui in cui ho imparato di più, nella speranza di aiutare qualche lettore nella mirabolante impresa di affrontare serenamente i colloqui (no, in realtà punto a diventare influencer della disoccupazione, col fine ultimo di lanciarmi nel web e porre fine alla mia. Ecco, vi ho svelato il mio piano diabolico 😈).
Inizio con uno facile facile. Il colloquio a mia insaputa. Mi offrivano di passare a tirocinante a responsabile di area per una sostituzione. Ma io non avevo mica capito. Tutte quelle domande sul lavoro da fare, sulla mia disponibilità. Pertanto ho continuato a fare le mie cose in archivio, con la resta ficcata dentro l'armadio. Dando le spalle al direttore che mi parlava. Ne avevo anche parlato qui. Mi ha insegnato che è vero che le cose arrivano quando meno te le aspetti. E che è meglio stare attenti a certi segnali e certe parole. Se un potenziale datore di lavoro, anche in un contesto informale o inaspettato, vi parla del vostro futuro, delle vostre intenzioni e dei vostri interessi lavorativi non lo fa per fare conversazione. Quindi in campana e pronti ad improvvisare! Dopo quell'episodio mi è successo altre volte che sondassero la mia disponibilità in modo più o meno celato, deduco che non sia così infrequente.
D'altronde siamo in Italia. È il paese delle cose che succedono all'insaputa del diretto interessato!
[In compenso credo che alcune aziende possano ricostruire delle Piramidi a dimensione naturale mettendo uno su l'altro i curriculum che ho inviato loro].
Pensa che ti ripensa mi è venuta un'idea che chissà, potrebbe diventare una rubrica fissa, una guida semiseria con dritte e consigli per affrontare la disoccupazione o il precariato. Chissà.
Intanto, un po' alla volta, vi propongo i colloqui in cui ho imparato di più, nella speranza di aiutare qualche lettore nella mirabolante impresa di affrontare serenamente i colloqui (no, in realtà punto a diventare influencer della disoccupazione, col fine ultimo di lanciarmi nel web e porre fine alla mia. Ecco, vi ho svelato il mio piano diabolico 😈).
Inizio con uno facile facile. Il colloquio a mia insaputa. Mi offrivano di passare a tirocinante a responsabile di area per una sostituzione. Ma io non avevo mica capito. Tutte quelle domande sul lavoro da fare, sulla mia disponibilità. Pertanto ho continuato a fare le mie cose in archivio, con la resta ficcata dentro l'armadio. Dando le spalle al direttore che mi parlava. Ne avevo anche parlato qui. Mi ha insegnato che è vero che le cose arrivano quando meno te le aspetti. E che è meglio stare attenti a certi segnali e certe parole. Se un potenziale datore di lavoro, anche in un contesto informale o inaspettato, vi parla del vostro futuro, delle vostre intenzioni e dei vostri interessi lavorativi non lo fa per fare conversazione. Quindi in campana e pronti ad improvvisare! Dopo quell'episodio mi è successo altre volte che sondassero la mia disponibilità in modo più o meno celato, deduco che non sia così infrequente.
D'altronde siamo in Italia. È il paese delle cose che succedono all'insaputa del diretto interessato!
Buongiorno! Grazie per essere passata da noi!
RispondiEliminaPoi ci hai cercato e trovato sui social?
A presto!
Mi pare di sì... Cercate di sicuro... Ma devo verificare se alla fine vi ho trovate perché è passato del tempo e la memoria vacilla!
EliminaGrazie per questa condivisione davvero utile.
RispondiEliminasinforosa
io mi ricordo un colloquio di lavoro dove mi presentai che puzzavo tantissimo di fumo e Lui mi disse "Lei non sembra pensare al futuro"
RispondiEliminaSimpatico, per metterti subito a tuo agio. 😣😒
Eliminati dico che anni dopo l'ho trovato che si iscriveva in disoccupazione.
EliminaE quindi cosa è successo? Quel colloquio informale è andato bene?
RispondiEliminaMoz-
Sì ma credo più perché sapevo fare già il lavoro e non certo per come avevo risposto energica e brillante!
EliminaSi, dovresti scrivere una guida.
RispondiEliminaIo invece ne ho fatti tantissimi per mille lavori... e nemmeno me li ricordo molti.
RispondiEliminaMi sembra giusto farci una guida: cercare lavoro è un lavoro tremendo e l'ho provato sulla mia pelle.
Sarebbe sicuramente una rubrica fatta di aneddoti interessanti. Cercare lavoro è proprio un lavoro.
RispondiEliminaFIkissima questa rubrica!! Attendo trepidante la seconda puntata *_*
RispondiEliminaChe meraviglia il colloquio all'insaputa della persona ahahah comunque io ormai ci sono un poco abituata, essendo una libera professionista mi accorgo che ogni momento potrebbe diventare un opportunità lavorativa!
RispondiEliminaAnche i trasferimenti funzionano così. Mentre i colleghi ne spettegolano da tempo, l'interessato è sempre l'ultimo a saperlo.
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