Passa ai contenuti principali

Il punto della situazione

Prendo spunto dal post di Moz per ricapitolare un po' la questione a vecchi e nuovi lettori. In fin dei conti sono una blogger da anni ma forse in pochi lo sanno!
Quindi facciamo il punto... sperando che non ne esca un gran punto interrogativo!

Vita privata

Ho avuto un ragazzo, ormai mooolto ex, che si è rivelato un matto assoluto. Ma non per dire... Proprio mattomatto. Posso assicurare che per una che stava studiando per curarli i matti, ritrovarsene uno al fianco per anni non è stato semplice. Per dirne una, ho dovuto chiudere il mio vecchio blog proprio per non avere noie (o per meglio dire stalkeraggi). Per fortuna la vita ogni tanto gira a favore anche per chi nasce sotto il segno del piccione. Ora accanto a me c'è Lui. Ci ha uniti l'essere diversamente occupati e non ci siamo più lasciati.

 Blogging

Come accennavo, io scrivevo in un blog molto prima di questo post del Diario. Si chiamava "Sotto il segno del piccione", una specie di metafora della sfiga che puntualmente mi colpiva colpisce. È nato che ero una studentella universitaria e l'ho lasciato che ero già abbondantemente diversamente occupata. Il piccione, insomma, non se ne è mai andato.

Lavoro

Continuo ad essere diversamente occupata ma da un paio di anni a questa parte provo l'ebbrezza di essere pagata per quello che faccio, di staccare alla mia ora e di tante altre cosucce che chi ha lavorato a partita iva, a progetto, a prestazione occasionale, A CAZZO insomma, non può non apprezzare. Mi sono resa conto, guardando indietro nei post, che dal momento che ho iniziato a scrivere il Diario le cose si sono mano a mano sistemate. Ero già fuori dalla miriade di lavoretti tossici che ho fatto. Un po' un controsenso: il bagaglio di esperienze da diversamente occupata mi ha spinto a riaprire il blog ma alla fine non ho mai raccontato nulla di tutto ciò! Ho in mente di colmare questo vuoto in questi mesi a venire.


Salute

Essere diversamente occupata, negli anni passati, non ha giovato alla mia salute. Ho sempre avuto la tendenza a somatizzare e come è stato dimostrato lo stress infiamma le cellule del nostro organismo, quindi ho avuto praticamente tutto quello che finisce in -ite. Anche l'orchite, ad un certo punto. Ma ho lasciato certi ambienti tossici e mi sto riprendendo molto lentamente; mi accontento di come va. Come dice il proverbio ciò che non ti uccide ti fortifica. Mah, sarà...

Progetti

Come canta il buon Silvestri, " Avevo un solo progetto, non progettare mai più". Ho da sempre la tendenza a progettare qualsiasi cosa  ma nelle cose importanti invece il Piccione è intervenuto puntualmente a scombinarmi i piani. A volte è stato perfino un bene, ma il più delle volte è stata una gran rottura. Credo che un periodo senza progetti non possa che essere terapeutico per me.

Commenti

  1. Che bello questo post, ti conosco un po’ di più ed è più bello dialogare con te. Serena giornata, sotto il segno del piccione tutti quanti noi.
    sinforosa

    RispondiElimina
  2. Dai dai, comunque non va così male: qualcosa si fa, l'amore c0è, lo stalker l'hai allontanato... insomma, diversamente occupata ma non senza far nulla^^

    Moz-

    RispondiElimina
  3. io mi ricordo di un post in cui raccontavi dei tipi di nuotatori che trovavi in piscina... un post di veramente tanti anni fa!
    MA nel cancellare il blog hai salvato i contenuti o hai cancellato tutto?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Li ho ricaricati tutti qua i post del vecchio blog!

      Elimina
  4. L'orchite xD xD comunque mi sa che anche io son nata sotto il segno del piccione! Chiamiamo Paolo Fox?

    RispondiElimina
  5. Un pò mi hai divertita con la storia del piccione che porta sfiga. Forse sono nata anch'io sotto il segno del piccione , perchè , in qanto a sfiga, non mi son fatta mancare niente. Comunque vedo che il lavoro si è, in parte , sistemato e ciò è una buona cosa. Saluti.

    RispondiElimina
  6. La stomatite l'hai mai presa? Effetto quasi horror se devi baciare qualcuno. E tutte e due le mie nonne e anche mia madre cucinavano dei piccioni buonissimi.

    RispondiElimina
  7. Finalmente ho capito il senso del nome del tuo vecchio blog Sotto il segno del piccione! Meglio tardi che mai...

    RispondiElimina
  8. Massimo Troisi diceva che se nella vita tre cose sono andate bene bisogna ricominciare da tre e non da zero. Mi sembra che a te più di tre cose siano andate bene r, allora, trai forza da queste per andar sempre meglio. In bocca al lupo per tutto allora.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Meglio che niente faccio l'insegnante.

C'è stato un tempo in cui volevo fare la maestra. Secondo me è in fase da cui un po' tutte passiamo (passavamo, adesso vogliono fare l'estetista e il tatuatore, e lo dico perché mi è successo di leggerlo nei temi). Come la fase del "da grande voglio fare il veterinario". Poi la fase ci passa e io ne sono stata ben lieta perché mi sono resa conto che non avrei la pazienza necessaria. Quando facevo l'educatrice nei doposcuola il lavoro mi piaceva ma c'erano alcuni ragazzetti che me le avrebbero tolte dalle mani e in una classe vera, per più ore al giorno, sarei stata veramente in difficoltà. Tutto questo preambolo per dire che nella mia mente l'insegnante è ancora una professione per cui serve una sorta di vocazione. Un qualcosa di più anche dell'esserci portati. A maggior ragione oggi giorno che queste generazioni di bambini è ragazzi sono sempre più complesse da gestire (perché tale è diventata la società, in fin dei conti). Ecco, pare che sia

Vorrei un gesso e un whisky liscio

A voi capita mai che, in certi momenti particolari, vi succeda qualcosa che vi riporta a una particolare canzone, o addirittura ad un solo suo verso? A me è venuto in mente questo:  " Quello che importa in una persona è l'immagine che dà..." In che occasione? Stamani. Quando uno dei bimbi mi ha chiesto se abitualmente bevo whisky. Devo dire che dopo lo scorso anno dove ho tenuto un profilo piuttosto basso, quest'anno mi sono data di più ai ragazzi diventandone confidente, raccogliendo battute, sfoghi, pianti, risate. E mi sono aperta alle loro curiosità (ma dove abiti? Ma come mai fai la bidella? A te che profumo piace? Veramente ti piace l'insalata di cavolo crudo?). Non mi sono mai chiesta come mi vedessero dai loro occhi. Però tutto mi pensavo fuor che essere passata da grande bevitrice!

Diversamente titolati

Premessa numero 1. Io non ho nessun tipo di pregiudizio legato al titolo di studio: conosco dei laureatissimi e pure masterizzati ignoranti come capre e persone che con un serale hanno fatto una mega carriera nella dirigenza di grosse aziende. Che, fra l'altro, mi hanno raccontato di ingegneri da 110 e lode che non sapevano da che parte rifarsi per svitare un bullone. Ognuno sa fare il suo, lo può avere imparato studiando o lavorando, e ognuno può essere un genio o un caprone, a prescindere. Ma soprattutto (premessa numero 2) io la penso così: Per capirsi, quando ho iniziato a sentirmi stretta nel posto in cui lavoravo, ho preso a cercare QUALSIASI lavoro mi desse la possibilità di non restare a casa disoccupata e mandai CV anche per fare le pulizie. Mi chiamarono con L'UNICA FINALITÀ di chiedermi se ero proprio sicura, perché "hai una laurea". Risposi che certo che ero sicura, che avevo bisogno di lavorare e che NONOSTANTE LA LAUREA ero perfettamente in grado