Come si suol dire, non sta bene parlare di sesso, religione e politica. Quindi lungi da me questa idea, anche se l'apparenza vi potrà dire il contrario.
La verità è mi è venuta voglia di raccontare le mie esperienze nel mirabolante mondo del volontariato leggendo un articolo in cui un nostro attuale ministro (indovina chi!) proponeva di abbassare il contributo dello Stato per i migranti da 35€ a persona a non ricordo quanto. Specificava che così le associazioni di finto volontariato avrebbero smesso di lucrarci.
Ho subito detto che non sta bene parlare di politica, quindi non entrerò in dettagli. Dico solo che fa strano trovarsi d'accordo con persone con cui proprio non sembra di aver nulla in comune. Ecco sì, mettiamola così.
Essendo stata un po' nell'ambiente della così detta accoglienza non ho vissuto solo le mie di esperienze, ma ho conosciuto, parlato, scambiato opinioni e racconti. Ricordo che nell'articolo si parlava di tagliare i corsi di italiano. Ecco, in un progetto di cui conoscevo gli insegnanti, era stanziato un tot a ora di corso svolta. E indovinate quanto prendevano i ragazzi insegnanti? Meno della metà (lordo eh!). E facevano fatica a farsi fare pure le fotocopie. E quindi? Quell'abbondante metà che avanzava che fine faceva?
Per dirne un'altra, nel mio di progetti si doveva garantire una presenza costante di educatori per "favorire l'integrazione" ma ci vedevamo tagliare di continuo le ore perché "sennò all'associazione non rimane un soldo". Ma perché deve restare qualcosa all'associazione se quel progetto deve pagare del personale per certe attività specifiche?!
Certo, poi il nostro ministro, nel fare certe affermazioni, si dimentica o comunque non specifica bene due cose.
Uno: se anche tagli i fondi, chi deve avere la sua fetta, troverà il modo di averla. Sarà comunque chi doveva beneficiare di quel servizio a rimetterci.
Due: non sono i migranti, non è l'uomo nero, a rubare le risorse dello Stato. Sono invece quegli adorabili nonnini che passano il tempo della pensione ad aiutare gli altri.
La verità è mi è venuta voglia di raccontare le mie esperienze nel mirabolante mondo del volontariato leggendo un articolo in cui un nostro attuale ministro (indovina chi!) proponeva di abbassare il contributo dello Stato per i migranti da 35€ a persona a non ricordo quanto. Specificava che così le associazioni di finto volontariato avrebbero smesso di lucrarci.
Ho subito detto che non sta bene parlare di politica, quindi non entrerò in dettagli. Dico solo che fa strano trovarsi d'accordo con persone con cui proprio non sembra di aver nulla in comune. Ecco sì, mettiamola così.
Essendo stata un po' nell'ambiente della così detta accoglienza non ho vissuto solo le mie di esperienze, ma ho conosciuto, parlato, scambiato opinioni e racconti. Ricordo che nell'articolo si parlava di tagliare i corsi di italiano. Ecco, in un progetto di cui conoscevo gli insegnanti, era stanziato un tot a ora di corso svolta. E indovinate quanto prendevano i ragazzi insegnanti? Meno della metà (lordo eh!). E facevano fatica a farsi fare pure le fotocopie. E quindi? Quell'abbondante metà che avanzava che fine faceva?
Per dirne un'altra, nel mio di progetti si doveva garantire una presenza costante di educatori per "favorire l'integrazione" ma ci vedevamo tagliare di continuo le ore perché "sennò all'associazione non rimane un soldo". Ma perché deve restare qualcosa all'associazione se quel progetto deve pagare del personale per certe attività specifiche?!
Certo, poi il nostro ministro, nel fare certe affermazioni, si dimentica o comunque non specifica bene due cose.
Uno: se anche tagli i fondi, chi deve avere la sua fetta, troverà il modo di averla. Sarà comunque chi doveva beneficiare di quel servizio a rimetterci.
Due: non sono i migranti, non è l'uomo nero, a rubare le risorse dello Stato. Sono invece quegli adorabili nonnini che passano il tempo della pensione ad aiutare gli altri.
Questa è l'Italia. Ciao e buon pomeriggio.
RispondiEliminasinforosa
Certo c'è qualcosa che non va: alcune associazioni ci lucrano sicuramente... in ogni caso chi ci rimette sono i migranti e la gente (italiana) che fa la volontaria.
RispondiEliminaMoz-
il volontariato è una grande risorsa x lo stato perchè fanno cose che altri non fanno visto che lo stato non ha soldi....
RispondiEliminaVista da fuori lo pensavo anche io... Ma questi servizi che i volontari fanno non sono mai a costo zero! Magari son progetti finanziati dalla Asl... E chi li da i soldi alla Asl? Certo costano di meno... Ma troppo spesso sono fondi non ben investiti
EliminaPossono essere una risorsa quando lavorano bene, ma qualche volta escono dalle righe... un po' come quella ong famosa finita sotto inchuesta per aver smaltito rifiuti pericolosi e tossici in modo improprio epericoloso per la salute altrui.
RispondiEliminaPer l'appunto!
EliminaDire "aumentiamo i controlli su come vengono spesi i soldi" non fa guadagnare voti a nessuno, al massimo li fa perdere...
RispondiEliminaLa parola controlli a noi italiani proprio non piace...
EliminaLavoro anche, perché solo quello non basta, nel sociale.
RispondiEliminaNon con gli immigrati ma con i disabili eppure sempre di integrazione bisogna parlare.
Da un lato c'è da dire che se non ci fossero le associazioni ed i loro volontari un'infinità di servizi non sarebbero più disponibili, perché i fondi sono sempre meno e le famiglie non ce la possono fare ad autofinanziarsi su tutti i fronti.
Problema: tu puoi fare il volontario ma il servizio deve essere erogato da professionisti e quei professionisti li devi pagare.
Sei in pensione?
Puoi guidare il pulmino, puoi preparare le torte per la merenda, puoi organizzare le feste, le tombolate adesso che viene Natale.
Le attività, gioia, no!
Farti pagare per svolgere delle attività a muzzo è immorale.
Ah, ben trovata e grazie per la visita :-)
Nella mia ex associazione il volontario si faceva i rimborsi benzina per portare qua e là fogli, o cavolate del genere, magari facendoci il doppio viaggio perché se ne scordava mezzi. Mi viene da pensare che facesse solo finta di essere rincoglionito.
EliminaE i volontari nei musei? Che magari sono volontari a costo zero, ok, ma non è giusto, lo Stato deve assumere il personale, non andare a scrocco.
RispondiEliminaTemo che ogni settore non prettamente legato all'economia (detto diversamente, al far soldi) abbia il suo cruccio...
EliminaBisogna creare lavoro per i giovani. Intendo dire lavoro che paghi, dia credibilità verso le banche e consenta di costruirsi davvero un futuro.
RispondiEliminaSu questi temi mi rubi sempre le parole di bocca. A un certo si arriverà che a insegnare saranno gli insegnanti in pensione....o, visto l'andazzo e il rispetto per la cultura, il primo che passa per strada pagato con un piatto di pasta e un sacco a pelo.
RispondiEliminaLorenzo, incredibile ma vero, mi tocca darti (parzialmente) ragione. Sulla questione dell'analfabetismo dilagante fin dalle scuole te la do a pieno. Però non sei aggiornato, adesso si studia sulla Lim, e non sui libri. Motivo per cui appunto questi figlioli non sanno neanche far di conto in maniera elementare.
RispondiEliminaPer il resto, tagliando tanti rami morti, sai quanti stipendi e quanti servizi potenzieremmo? Andando a vedere là dove c'è il dipendete furbetto e quant'altro. Hai voglia a tenere aperti i musei.