Avete presente Sliding Doors, quel film in cui si vede come sarebbe stata la vita della tipa, se avesse preso o perso la metropolitana?
Ebbene, qualche mese fa, ho vissuto la stessa cosa, anche se il treno era solo metaforico. Anche perché, considerato che sono PERENNEMENTE in ritardo, manco ci sarebbe stata l'ipotesi "prendere il treno", visto che di sicuro l'avrei perso.
È successo invece che, ormai anni fa, finito il servizio civile, c'era da prendere una grossa decisione. La premessa è che in quell'anno abbiamo lavorato in un modo splendido coi miei colleghi. Eravamo un meccanismo perfettamente oliato, abbiamo ricevuto tanti complimenti e altrettanti incoraggiamenti a proseguire quella strada insieme.
L'entusiasmo era a mille e l'idea aveva preso forma, già appena finito il nostro anno insieme. Poi le prime defezioni, realizzando che mettersi in proprio non era così facile.
Io ho mollato per ultima e sono rimasti in tre. Non è che non credessi più nel progetto, e nemmeno che non mi fidassi degli altri. Ci fu un piccolo e apparentemente insignificante episodio, come la porta di una metropolitana che si chiude davanti a te, e mi dissi che non era il caso.
Mi sono mantenuta comunque in ottimi rapporti, anche se, avendo cercato poi altre strade, li ho visti sempre meno. Li osservavo da lontano comunque, provando una piccola e sana invidia mista nostalgia per le attività che facevano. Non sapete le volte che mi sono detta "e se avessi..."
Ecco, a inizio estate, in pochi minuti ho vissuto quella vita mancata attraverso gli occhi di uno dei ragazzi. In pratica quel che sembrava a me una piccola e insignificante cosa si è rivelata essere un segnale di cosa sarebbe successo dopo e, senza entrare in inutili dettagli, questo dopo è che il più ingenuo è stato lasciato dagli altri col culo a terra.
Non mi ringrazierò mai abbastanza per essermi evitata (almeno) questa.
Ebbene, qualche mese fa, ho vissuto la stessa cosa, anche se il treno era solo metaforico. Anche perché, considerato che sono PERENNEMENTE in ritardo, manco ci sarebbe stata l'ipotesi "prendere il treno", visto che di sicuro l'avrei perso.
È successo invece che, ormai anni fa, finito il servizio civile, c'era da prendere una grossa decisione. La premessa è che in quell'anno abbiamo lavorato in un modo splendido coi miei colleghi. Eravamo un meccanismo perfettamente oliato, abbiamo ricevuto tanti complimenti e altrettanti incoraggiamenti a proseguire quella strada insieme.
L'entusiasmo era a mille e l'idea aveva preso forma, già appena finito il nostro anno insieme. Poi le prime defezioni, realizzando che mettersi in proprio non era così facile.
Io ho mollato per ultima e sono rimasti in tre. Non è che non credessi più nel progetto, e nemmeno che non mi fidassi degli altri. Ci fu un piccolo e apparentemente insignificante episodio, come la porta di una metropolitana che si chiude davanti a te, e mi dissi che non era il caso.
Mi sono mantenuta comunque in ottimi rapporti, anche se, avendo cercato poi altre strade, li ho visti sempre meno. Li osservavo da lontano comunque, provando una piccola e sana invidia mista nostalgia per le attività che facevano. Non sapete le volte che mi sono detta "e se avessi..."
Ecco, a inizio estate, in pochi minuti ho vissuto quella vita mancata attraverso gli occhi di uno dei ragazzi. In pratica quel che sembrava a me una piccola e insignificante cosa si è rivelata essere un segnale di cosa sarebbe successo dopo e, senza entrare in inutili dettagli, questo dopo è che il più ingenuo è stato lasciato dagli altri col culo a terra.
Non mi ringrazierò mai abbastanza per essermi evitata (almeno) questa.
qualunque cosa sia stata, che tristezza però :(
RispondiEliminaio mi chiedo sempre come sarebbe cambiata la mia vita se subito dopo la laurea mi fossi trasferito a Londra con i miei compari di studio.
RispondiEliminaSpero che la vita prima o poi ti dia una risposta. Per me è stato un sollievo!
EliminaWow♡ pensa che du questo film ho in cantiere un racconto basato sul concetto del film. Concetto interessante.
RispondiEliminaPurtroppo nella vita certe decisioni vanno prese l importante é non avere rimpianti.
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