Passa ai contenuti principali

Settembre

Ho letto un sacco di post, tra social e blog, che raccontano un settembre di nuovi e vecchi inizi, di ferie lasciate alle spalle e di ritorni al tran tran lavorativo.

Beh, per un diversamente occupato spesso e (mal)volentieri non è così. Di solito si paragona il settembre da adulti a quello di quando si era bambini o ragazzi, quando in quel mese riprendevamo la scuola. E infatti è dai tempi dell'università che non ho un settembre degno di questo nome.

Perché...

E prima c'è stato il tirocinio. Già che devi lavorare per legge un anno gratis, vorrai mica anche le ferie?!
Poi sono stata disoccupata, alla ricerca disperatissima di un lavoro, proprio nei mesi estivi. Non è che la vacanza te la godi alla grande se hai questo pensiero fisso in testa.
Poi, per fortuna, è venuto il servizio civile. E a settembre fummo arruolati nelle prime file un evento importante. Ricordo un agosto di lavoro intenso e un settembre con il botto. Ma non mi lamento di un singolo minuto passato a lavorare quando gli altri erano in ferie. Il SC è stata davvero una bellissima esperienza.
Purtroppo dopo, per anni, è arrivata la diversa-occupazione, quella bruttabrutta. Anni di progettucci e progettini sottopagati in cui chi ti comanda, sfrutta, e ti fa pure credere di farti un piacere. Per un po' ci ho pure creduto, rinunciando a ferie, giorni liberi, riposo... e beh, poi sapete come è andata.

E infine lo stagionale. Ho scoperto che settembre, che per tanti di voi è un inizio paragonabile al lunedì mattina, può diventare una specie di venerdì mattina infinito. Perché se è venerdì domani si fa festa, ma guardi e riguardi l'orologio e sono sempre le 10, eppure non vedi l'ora di staccare alle 18 per goderti il tuo week end libero.

Io sto consumando il calendario con lo sguardo. Arriverà prima o poi questo benedetto week end?!

Commenti

  1. Il settembre degli stagionali adesso è diventato ottobre. Spesso anche novembre.
    Da un lato è meglio perché, almeno, si lavora di più. Ma a che prezzo?
    Quanto tempo si sottrae alla famiglia, alla vita vera, a se stessi?
    E quanto logora l'idea di ricominciare tutto da capo l'anno seguente, dopo un inverno trascorso nell'incertezza.
    Non so. Il futuro fa sempre più paura.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai ben ragione, ma ho provato veramente di peggio e sono ben lieta di mettere da parte un po' i ritmi di vita "normali" per avere un lavoro decente. E sono fortunata, dove lavoro i ritmi sono pesanti ma abbiamo i giusti riposi (e compensi).

      Elimina
  2. Io ti auguro che tu e tutti gli altri nelle tue condizioni, possiate trovare presto il lavoro fisso che vi meritate. Non è bello vivere nell'incerto, soprattutto quando gli anni passano. Saluti.

    RispondiElimina
  3. E come ti capisco... anche io sono stagionale e il mio settembre di solito è fine gennaio... quando dovrò tornare con una bambina di circa un mese... ringraziando ancora tutto quello che c'è da ringraziare per essere stata richiamata per l'undicesima volta di fila...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti faccio l'in bocca al lupo da adesso, con la pargola nuova avrai bisogno di tante energie!

      Elimina
  4. Ma sì che arriverà!
    Purtroppo questa del lavoro è una piaga che colpisce tanti, anche io mi barcameno come posso... si sopravvive. Da un lato è stimolante, dall'altro non hai il tempo scandito in modo giusto.

    Moz-

    RispondiElimina
  5. Io non sono la più adatta a lasciarti un commento a tal riguardo poiché nel 2002 mi sono licenziata dal posto fisso naturalmente la cosa fece alquanto scalpore ma non me ne sono mai pentita....

    RispondiElimina
  6. io sono di quelle a cui settembre non dispiace. per me non c'è niente di peggio di novembre: novembre è il mese che non passa mai!

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Vorrei un gesso e un whisky liscio

A voi capita mai che, in certi momenti particolari, vi succeda qualcosa che vi riporta a una particolare canzone, o addirittura ad un solo suo verso? A me è venuto in mente questo:  " Quello che importa in una persona è l'immagine che dà..." In che occasione? Stamani. Quando uno dei bimbi mi ha chiesto se abitualmente bevo whisky. Devo dire che dopo lo scorso anno dove ho tenuto un profilo piuttosto basso, quest'anno mi sono data di più ai ragazzi diventandone confidente, raccogliendo battute, sfoghi, pianti, risate. E mi sono aperta alle loro curiosità (ma dove abiti? Ma come mai fai la bidella? A te che profumo piace? Veramente ti piace l'insalata di cavolo crudo?). Non mi sono mai chiesta come mi vedessero dai loro occhi. Però tutto mi pensavo fuor che essere passata da grande bevitrice!

Meglio che niente faccio l'insegnante.

C'è stato un tempo in cui volevo fare la maestra. Secondo me è in fase da cui un po' tutte passiamo (passavamo, adesso vogliono fare l'estetista e il tatuatore, e lo dico perché mi è successo di leggerlo nei temi). Come la fase del "da grande voglio fare il veterinario". Poi la fase ci passa e io ne sono stata ben lieta perché mi sono resa conto che non avrei la pazienza necessaria. Quando facevo l'educatrice nei doposcuola il lavoro mi piaceva ma c'erano alcuni ragazzetti che me le avrebbero tolte dalle mani e in una classe vera, per più ore al giorno, sarei stata veramente in difficoltà. Tutto questo preambolo per dire che nella mia mente l'insegnante è ancora una professione per cui serve una sorta di vocazione. Un qualcosa di più anche dell'esserci portati. A maggior ragione oggi giorno che queste generazioni di bambini è ragazzi sono sempre più complesse da gestire (perché tale è diventata la società, in fin dei conti). Ecco, pare che sia ...

San Remo 2012

Ormai anche io seguo fedelmente San Remo ogni ann o, puntata per puntata. Dopo che per un pò di anni lo avevo evitato accuratamente, se non facendo lo zapping strettamente necessario per beccare quel paio di cantanti che mi interessavano.  E' che seguirlo in compagnia è tuuutta un'altra cosa! Quanto ho riso in questi due anni passati con Bernacca, roba da lacrime agli occhi! Quest'anno avevamo programmato da giorni una chat live su skype perchè lei non frequenta social network. Il piccione non ha perso occasione e ora il suo pc non funziona più. Però ci hanno pensato le mie amiche blogger a tenermi compagnia! E che compagnia!!! Come ho già detto quest'anno il Festival non mi è piaciuto e, in corso d'opera, non ho cambiato idea.  Trovo difficile scrivere delle cose che mi sono piaciute di più. Quest'anno quindi non ci saranno classifiche o votazioni, ma un bell'elenco di promossi e bocciati! Gianni Morandi . Rimandato a settembre : non l...