Oggi avrebbe compiuto 79 anni. E invece Giorgio Gaber se n'è andato veramente troppo presto.
Delle persone dello spettacolo che sono morte in questi anni, posso dire che senza dubbio è quello che mi manca di più. Lui ha saputo mettere in una canzone veramente così tante sfumature dell'umanità che osservava che trovo difficile incontrare quel tipo di genio in altri artisti.
Ha cantato la dolcezza in Non insegnate ai bambini.
Ha cantato l'amore in Quando sarò capace di amare.
È stato scanzonato con Birra.
Ha canto l'opportunismo con Luciano.
Ha cantato il voyeurismo della tv con La strana famiglia.
Ha preso in giro "i piani alti" con Madonnina dei dolori.
Ha sbeffeggiato la politica con Destra-sinistra.
Potrei andare avanti per tutta la discografia.
È stiro ironico, scherzoso, ma sul finire forse ha capito che non c'era più molto da riderci su e ci ha regalato quel capolavoro che è La razza in estinzione.
Mi chiedo sempre cosa canterebbe del mondo di adesso, quando ascolto le sue parole, scritte anni e anni fa ma che ancora ora calzano a pennello.
Di una cosa su tutte avevi ragione, caro Signor G.
Tu facevi parte di una razza in estinzione. È la mia la generazione che ha perso.
Delle persone dello spettacolo che sono morte in questi anni, posso dire che senza dubbio è quello che mi manca di più. Lui ha saputo mettere in una canzone veramente così tante sfumature dell'umanità che osservava che trovo difficile incontrare quel tipo di genio in altri artisti.
Ha cantato la dolcezza in Non insegnate ai bambini.
Ha cantato l'amore in Quando sarò capace di amare.
È stato scanzonato con Birra.
Ha canto l'opportunismo con Luciano.
Ha cantato il voyeurismo della tv con La strana famiglia.
Ha preso in giro "i piani alti" con Madonnina dei dolori.
Ha sbeffeggiato la politica con Destra-sinistra.
Potrei andare avanti per tutta la discografia.
È stiro ironico, scherzoso, ma sul finire forse ha capito che non c'era più molto da riderci su e ci ha regalato quel capolavoro che è La razza in estinzione.
Mi chiedo sempre cosa canterebbe del mondo di adesso, quando ascolto le sue parole, scritte anni e anni fa ma che ancora ora calzano a pennello.
Di una cosa su tutte avevi ragione, caro Signor G.
Tu facevi parte di una razza in estinzione. È la mia la generazione che ha perso.
Un bellissimo post che ricorda un artista al quale penso sempre con nostalgia. C'è una frase tratta da una sua canzone che è rimasta nel mio cuore: "un'idea, un concetto, un'idea, sin che resta un'idea resta sempre un'astrazione... se potessi mangiare un'idea avrei fatto la mia rivoluzione." Imsomma: grande e indimenticabile.
RispondiEliminaCerto Giorgio Gaber ne avrebbe delle belle da cantare sulla nostra società !!! Un bel modo di ricordare questo artista, non ricordo molte sue canzoni ma mi era simpatico.Un saluto
RispondiEliminaMa tu sei giovane, è un po'insolito per una giovane della tua età questo post!
RispondiEliminaNon sono così giovane, e poi sono cresciuta con la musica dei tempi della gioventù dei miei!
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