Passa ai contenuti principali

L'analfabeta che sapeva contare

Sapendo quanto mi era piaciuto Il Centenario e quanto sia facile venir delusi quando si hanno delle alte aspettative su qualcosa, mi sono avvicinata a L'analfabeta che sapeva contare con titubante curiosità. Tipo "mah, vediamo un po' meglio come se la cava questo scrittore". Punto e basta, giuro. Ero pronta a non trovarmi davanti una storia brillante come quella di Allan Karllson.
E invece.

L'inizio mi ha rapita. E forse coinvolta un po' troppo sul personale. Quando questa bambina sudafricana analfabeta ma molto sveglia e intelligente si chiedeva, lavorando in mezzo alle latrine, "cosa ci faccio qui?", confesso di aver più volte alzato gli occhi a guardare le pareti del mio attuale luogo di lavoro ed essermi fatta la stessa domanda.

Comunque. Fino ad un certo punto tutto bene. Poi la ragazza incontra due gemelli in Svezia, uno molto intelligente e uno molto stupido. E siccome la ragazza deve disfarsi di una bomba atomica, il gemello scemo ne combinerà talmente tante che ci impiegherà 20 anni per riuscirci. Tanti. Troppi. Un susseguirsi di trovate idiote (troppo) che alla fine non ne puoi più e non ti resta che sbottare: "Ancora?? Ma bastaaa!"

Lettura bocciata, molto molto a malincuore.

Commenti

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Vorrei un gesso e un whisky liscio

A voi capita mai che, in certi momenti particolari, vi succeda qualcosa che vi riporta a una particolare canzone, o addirittura ad un solo suo verso? A me è venuto in mente questo:  " Quello che importa in una persona è l'immagine che dà..." In che occasione? Stamani. Quando uno dei bimbi mi ha chiesto se abitualmente bevo whisky. Devo dire che dopo lo scorso anno dove ho tenuto un profilo piuttosto basso, quest'anno mi sono data di più ai ragazzi diventandone confidente, raccogliendo battute, sfoghi, pianti, risate. E mi sono aperta alle loro curiosità (ma dove abiti? Ma come mai fai la bidella? A te che profumo piace? Veramente ti piace l'insalata di cavolo crudo?). Non mi sono mai chiesta come mi vedessero dai loro occhi. Però tutto mi pensavo fuor che essere passata da grande bevitrice!

Meglio che niente faccio l'insegnante.

C'è stato un tempo in cui volevo fare la maestra. Secondo me è in fase da cui un po' tutte passiamo (passavamo, adesso vogliono fare l'estetista e il tatuatore, e lo dico perché mi è successo di leggerlo nei temi). Come la fase del "da grande voglio fare il veterinario". Poi la fase ci passa e io ne sono stata ben lieta perché mi sono resa conto che non avrei la pazienza necessaria. Quando facevo l'educatrice nei doposcuola il lavoro mi piaceva ma c'erano alcuni ragazzetti che me le avrebbero tolte dalle mani e in una classe vera, per più ore al giorno, sarei stata veramente in difficoltà. Tutto questo preambolo per dire che nella mia mente l'insegnante è ancora una professione per cui serve una sorta di vocazione. Un qualcosa di più anche dell'esserci portati. A maggior ragione oggi giorno che queste generazioni di bambini è ragazzi sono sempre più complesse da gestire (perché tale è diventata la società, in fin dei conti). Ecco, pare che sia

San Remo 2012

Ormai anche io seguo fedelmente San Remo ogni ann o, puntata per puntata. Dopo che per un pò di anni lo avevo evitato accuratamente, se non facendo lo zapping strettamente necessario per beccare quel paio di cantanti che mi interessavano.  E' che seguirlo in compagnia è tuuutta un'altra cosa! Quanto ho riso in questi due anni passati con Bernacca, roba da lacrime agli occhi! Quest'anno avevamo programmato da giorni una chat live su skype perchè lei non frequenta social network. Il piccione non ha perso occasione e ora il suo pc non funziona più. Però ci hanno pensato le mie amiche blogger a tenermi compagnia! E che compagnia!!! Come ho già detto quest'anno il Festival non mi è piaciuto e, in corso d'opera, non ho cambiato idea.  Trovo difficile scrivere delle cose che mi sono piaciute di più. Quest'anno quindi non ci saranno classifiche o votazioni, ma un bell'elenco di promossi e bocciati! Gianni Morandi . Rimandato a settembre : non l