Fonte: Sii come Bill |
Nel senso che per essere più di merda del suo predecessore ci voleva un bell'impegno, che per fortuna ha evitato di mettere.
Oddio, ha avuto dei picchi di simpatia da segnalare, tipo quando Lui ha deciso finalmente di trasferirsi da me e il giorno stesso ha saputo che di lì a breve sarebbe rimasto senza lavoro. Eh, a noi precari (peggio se abbiamo avuto l'ardire di farci un'istruzione universitaria) succede così. Tu pianifichi, sogni, progetti... e BAM! La realtà ti scombina tutti i tuoi già titubanti piani.
A me nel 2016 i miei ex datori di lavoro lo dissero un giorno per l'altro. Letteralmente. L'ho già detto vero che il 2016 è stato un anno di merda?!
Ora, nonostante speri sempre che questi personaggi siano colti da spasmi diarroici quando sono fermi da ore nel traffico, vivo molto più serena. Talmente serena da azzardare dei buoni propositi per l'anno appena iniziato.
1) prendere il meglio dal lavoro che faccio adesso. Che sarebbe poi apprendere la nobile arte del pulire veloce e far sembrare che sia pulito per davvero. Ottima abilità in caso di visite a sorpresa di parenti e amici.
2) passare la mia seconda estate da stagionale sudando come una bestia, ma col sorriso, senza farmi travolgere come lo scorso anno (ai primi di giugno sapevatelo: questo proposito sarà già vanificato)
3) farmi tirare ancora il culo per aver mollato la mia strada. Così soffro e mi deprimo, ma almeno non la mollo per davvero e per sempre.
Basta direi. Una precaria come me non si può permettere più di così. Perché mica lo sai quando arriva il BAM che ti scombina. Non sai se avrai abbastanza soldini per un viaggio, o magari non potrai lasciare il momentaneo lavoretto che hai trovato, non sai se puoi finire di arredare casa perché se poi metti ti si rompe la macchina e i soldi li hai già spesi e non sai quando ne riarrivano altri...
Ma va bene così, mi va bene anche un altro anno pigro.
2018, ti prego, fatti i cazzi tuoi.
Troppo pessimista, realista, scoraggiata?! Non saprei dirlo. Però, se volete un altro punto di vista precario sull'anno che verrà io vi consiglio di visitare la mia blog-omonima.
sst, non svegliamo questo 2018... un anno in letargo mi andrebbe bene...
RispondiEliminaRileggo le tue parole e penso che avrei potuto scriverle anche io, una ad una... però mi piace pensare che c'è chi sta peggio, è l'unico modo per andare con un briciolo di serenità e non farmi tornare la dermatite da stress. Io ti auguro un bel 2018, pieno di soprese e firme insapettate ;)
RispondiEliminaIl precariato è stato sdoganato circa 20 anni fa quando fu adottato il Pacchetto Treu, bei risultati, una generazione dopo l'altra è stata mortificata.
RispondiEliminaio la penso come natascia: è l'unica cosa che mi tira su il morale
RispondiEliminaE che siano BAM buoni, per una volta!
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