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Sono giorni che passano

Come è precario l'equilibrio di chi si deve accontentare. Dagli ultimi fatti, la mia motivazione a venire a fare un lavoro che proprio non vorrei è scesa a livelli storici. Mi sembrano perfino troppe le pochissime ore che faccio e mi sento esausta come se lavorassi 12 ore al giorno. Se prima ironizzavo nel vedere persone impreparatissime fare il lavoro che io saprei fare ma per la legge no, ora mi pesa e mi fa tanta rabbia.
Aspetto notizie dal lavoro estivo ma i giorni sembrano non passare mai e non portare novità necessarie come l'ossigeno.

Sono talmente negativa che per un attimo, un attimo solo, ho anche pensato "ma se non mi fossi licenziata dal mio vecchio lavoro, non sarebbe stato meglio?! Bastava solo sopportare di più". Poi mi sono ricordata cosa c'era da sopportare e mi è passato tutto.

Mi sono ricordata che una di quelle che adesso sta apparentemente facendo "carriera" ha dichiarato tutta tronfia di essere stata nominata nel consiglio ma non nel direttivo (che per inciso è il consiglio direttivo) e che per guadagnarsi quella nomina lavorava da casa gratis fino a mezzanotte.

Ora io a mezzanotte se non sono già nel mondo dei sogni, me ne sto beata sul divano a pensare agli affari miei. Chiaro, voglio di più. Ma non voglio pagare un prezzo troppo alto.

Commenti

  1. Si, l'hanno nominata per meriti, come no!

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  2. Anche io sono "scappata" dal mio precedente lavoro perché ero stanca di sopportare. Ed ho provato a sopportare a lungo.
    Chi è rimasto continua a sopportare a sua volta.
    Ora non ho un lavoro e nemmeno un'età particolarmente adatta a trovarne un altro. Ho l'emicrania, il raffreddore e una caviglia messa male.
    Ma va bene così. L'inferno era l'altro, non questo.

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  3. Sono s'accordo con te. E' giusto impegnarsi, ma il tempo fuori dal lavoro è nostro e non deve essere regalato alle aziende lavorando sino a mezzanotte. L'ex presidente dell'Uruguay Mujica diceva: "... quando compro qualcosa non la compro coi soldi ma con il tempo della mia vita che è servito per guadagnarli e il tempo della vita è un bene nei confronti del quale bisogna essere avari. Bisogna conservarlo per le cose che ci piacciono e ci motivano. Questo tempo per sé stessi lo chiamo libertà. E se vuoi essere libero devi essere sobrio nei consumi. L'alternativa è farsi schiavizzare dal lavoro per permettersi consumi cospicui che però ti tolgono il tempo di vivere..." Un salutone e, a presto.

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  4. Hai ragione , va bene il lavoro e il tempo che gli si deve dedicare ma poi c'è anche il tempo che appartiene a noi, di quello dobbiamo disporne come meglio crediamo per il nostro bene e questo non significa certo lavorare a casa gratis fino a mezzanotte. Ti auguro vivamente di trovare ciò che meriti. Un saluto

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  5. Ciao, mi dispiace leggerti così ... ovviamente sono d'accordo con te! Abbiamo tutto il diritto del nostro tempo! Ti mando un abbraccio, complimenti per la foto è bella! Spero che vada meglio! Buon fine settimana

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