Con l’età che avanza, sono diventata una impressionante consumatrice
di tisane: rilassanti, depurative, digestive… e da brava abitante del paesello
ogni qualvolta vado a fare spese in città ne cerco di nuove e sfiziose. Oggi ne
ho trovata una alla genziana. Pregustando la novità, cercavo di ritrovare in me
il sapore della genziana. Non me lo ricordo bene, ma lo conoscevo perché mi piacevano
le caramelle di zucchero che trovavo anni fa in montagna, quando andavo coi
miei.
Ho riflettuto sul fatto che invece le ultime volte che sono andata
quelle caramelle un po’ vecchio stile non le ho trovate più. Ho pensato ai
tanti sapori che forse non esistono più, a quei gusti che in un qualche modo facevano
parte dei miei viaggi. In realtà ho uno scaffale pieno di marmellate dell’Abetone
(le meraviglie dell’acquisto online!) che hanno ancora l’etichetta precisa
precisa di quando ero bimba. Per non parlare del gusto! Torno bambina in un
frutto di bosco.
Però poi mi sono tornate in mente le caramelle alla genziana
che alla fine non me le
ricordo mica bene e ho pensato che quando si perde la memoria di un qualcosa
che ha fatto parte dei bei momenti del passato la nostra vita diventa un po’
più vuota. E triste.
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