Passa ai contenuti principali

Sanremo, one by one

Gli ultimi tre giorni non mi sono scollata dal televisore quando andava in onda il Festival...

Gianni Morandi: lo sguardo sognante, il sorriso a fior di labbra, il continuo mantra "stiamo uniti". Un bambino alle giostre. Ma smettiamo di dire che è l'eterno ragazzo, le rughe sono arrivate anche per lui.

Luca e Paolo: Prima li trovavo neutri, adesso decisamente insopportabili. Li trovo falsi e Luca decisamente arrogante.

Elisabetta & Belen: Elisabetta è indifendibile, veramente, ma ho parteggiato per lei sin dall'inizio. Belen è stata esaltata, divinizzata, lei ha sorriso falsa come una moneta da 3 €, e ha incantato quasi tutti. Io l'ho trovata solo volgare e fastidiosa. E anche se giocava a fare la fatina buona tutta moine e smorfiette secondo me è una vipera senza eguali.

Ospiti: noiosi, pesanti, come l'intero Festival. Benigni compreso. Non mi piace quel voler essere poetico ad ogni costo. La parte di satira è stata decisamente sottotono e quando ha cantato l'inno di mameli con un filo di voce mi è sembrato solo la caricatura di se stesso. Meglio quando cantava l'inno del corpo sciolto. Tra l'altro, vista la situazione in cui versa l'Italia, decisamente più calzante.

Canzoni: per come è andata sono anche contenta. Quella di Vecchioni ha un testo bellissimo e comunque a mio parere era una delle migliori canzoni in gara. Quindi bene così!
Ma vediamole una per una!


  • Patty Pravo ("Il vento e le rose"). Patty ha fatto il suo tempo. Tanto che non ha capito, come invece ha fatto qualche suo collega, che i voti bisogna comprarli. E' uscita quasi subito. Ha dichiarato "meglio così, sono stufa di sentirmi dire La divina". Figuriamoci noi, se siamo stufi!
  • Giusy Ferreri ("Il mare immenso"). Cantata da un altro, la canzone mi sarebbe piaciuta un sacco. Tipo da Francesco Sarcina, che ha duettato con lei venerdì.
  •  Tricarico ("3 colori"). Tricarico lo scongelano, come a qualche altro vegliardo, per il festival e poi lo rinfilano nel freezer in attesa della prossima edizione. E puntualmente gli va male. Questo è accanimento terapeutico! A me, tra l'altro, piaceva più "Voglio una vita tranquilla".
  • Anna Oxa ("La mia anima d'uomo"). Per poco me la dimenticavo. Ci si ricorda solo il look inquietante.
  • Max Pezzali ("Il mio secondo tempo"). Inutile, veramente. Fa canzoni sempre uguali a se stesse e ormai non ne possiamo più. Infatti non è arrivato neanche in finale, forse complice anche un duetto con due comici che non hanno fatto ridere (però carina la prima parte della canzone swingata!)
  •  Luca Barbarossa e Raquel Del Rosario ("Fino in fondo"). Un duetto dal sapore sanremese antico, quando c'erano dududada, i jalisse, vorrei incontrarti tra centanni e compagnia bella. Sorpassati. E non hanno saputo neanche sfruttare la bravura di Neri Marcorè, non facendolo cantare.
  •  Al Bano ("Amanda è libera"). Albano non è un cantante ma una condanna. Non so come (chissà!??!?!??) sia arrivato tra i primi tre ma Bernacca e io quando hanno annunciato i tre finalisti abbiamo sperato fino in fondo nel Golden Share affinchè tirassero su uno degli altri e lo facessero fuori ("meglio il leghista di Albano!"). Niente. Però, dopo aver temuto il peggio, abbiampo potuto esultare per il terzo posto. Quando si dice accontentarsi di poco!
  • Anna Tatangelo ("Bastardo"). Voglio spezzare una lancia a favore della Tatangelo. Preferivo lei ad Albano ma soprattutto sono stata contenta che sia stata ripescata perchè il duetto con Loredana Errore era imperdibile. Mai vista cosa più inquietante. Anna sembrava una delle sorelle Marinetti, l'Errore sembrava racchiudere nel suo cognome la sua identità sessuale (vedere per credere). 
  •  Luca Madonia e Franco Battiato ("L'alieno"). Se non fosse stata per la parte cantata da Battiato sarebbe stata una canzone pressochè insignificante. Perchè CONTA chi canta la canzone!
  •  La Crus ("Io confesso"). Sapevo che non potevano vincere ma devo ammettere che tifavo per loro. Le canzoni che conoscevo di La Crus mi piacciono tutte, hanno uno stile proprio e sono rimasta molto sorpresa quando ho scoperto che erano arrivati tra i primi 6 addirittura avanti a cantanti provenienti dai talent show. Un grande risultato secondo me! 
  • Nathalie ("Vivo sospesa"). Cerco di superare l'antipatia che mi suscita e dico che mi piaceva più l'inedito che ha portato a X Factor e comunque mi piace quando canta più "rock". 
  • Emma e i Modà ("Arriverà") E' vero che le note sono 7 e gira e rigira magari si creano melodie simili a quelle del passato, però questi Modà sono un pò "recidivi" in questo senso. Anche se non ho ancora capito a quale assomiglia. E Emma urla troppo. Riusciva anche a coprire anche la voce di Renga. Ma alla fine non erano neanche così male.
  • Roberto Vecchioni ("Chiamami ancora amore"). Come ho già detto, vittoria meritata. Nel festival della futilità, alla fien ha vinto l'intelligenza.
  • Davide Van De Sfroos ("Yanez"). Se cantata in italiano avrei tifato proprio lui. Il ritmo folk era l'unico in grado di tenermi sveglia, molto molto piacevole. Peccato non capire che poche parole. Comunque l'anno scorso c'è stato il dialetto napoletano, quest'anno il comasco... Uno al nord, uno al sud... Il prossimo anno ci si manda un livornese e si fa a tutti un culo così!

Commenti

  1. Sono lì lì per scrivere anche io un post su Sanremo, più che altro perchè visti i miei "gusti" sono già convinta che la penso diversamente da tutto ciò che ho letto fino ad ora (ma visto che ascolto musica metal solitamente, è anche capibile XD).

    Presto mi metterò all'opera e svelerò i miei pensieri ;)

    RispondiElimina
  2. Per me meritavano solo i MODA'...sono rimasta malissimo per Albano, ma come si fa ad arrivare terzi?? Cose dell'altro mondo!

    RispondiElimina
  3. Io ho la netta sensazione che i "voti di massa" giunti a Vecchioni provengano da persone che non hanno cpaito il testo, ma hanno sentito la parola Amore nel ritornello e via col televoto XD

    Son contento anche io per la sua vittoria.

    RispondiElimina
  4. A me il festival in generale è piaciuto. Non sono perfetta e non pretendo la perfezione. E' stato un festival "potabile" tranne in alcuni momenti dove mettersi le mani nei capelli. Sono felice per la vittoria di Vecchioni e per il secondo posto dei Modà con Emma. Ogni volta che ascolto Yanez capisco una parola in più... sono arrivata a infradito, redbull e Sandokan! E' molto allegra e ciò mi piace anche se per il resto della canzone non ci capisco una cippa... (non che nella canzone di Anna Oxa o Patty Pravo ci capisca qualcosa)

    RispondiElimina
  5. @katiu: letto e commentqato!
    @serena: bene, si comprano i voti!
    @carlo: oddio... il tarlo del sospetto è tremendo, non me lo dovevi dire!
    @elisa: io ho capito anche moscardini! e quanto abbiamo riso con la mia coinquilina quando leggendo il testo ho chiesto cosa mai fosse il kammamuri e invece è un personaggio di sandokan ^__^

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Vorrei un gesso e un whisky liscio

A voi capita mai che, in certi momenti particolari, vi succeda qualcosa che vi riporta a una particolare canzone, o addirittura ad un solo suo verso? A me è venuto in mente questo:  " Quello che importa in una persona è l'immagine che dà..." In che occasione? Stamani. Quando uno dei bimbi mi ha chiesto se abitualmente bevo whisky. Devo dire che dopo lo scorso anno dove ho tenuto un profilo piuttosto basso, quest'anno mi sono data di più ai ragazzi diventandone confidente, raccogliendo battute, sfoghi, pianti, risate. E mi sono aperta alle loro curiosità (ma dove abiti? Ma come mai fai la bidella? A te che profumo piace? Veramente ti piace l'insalata di cavolo crudo?). Non mi sono mai chiesta come mi vedessero dai loro occhi. Però tutto mi pensavo fuor che essere passata da grande bevitrice!

Meglio che niente faccio l'insegnante.

C'è stato un tempo in cui volevo fare la maestra. Secondo me è in fase da cui un po' tutte passiamo (passavamo, adesso vogliono fare l'estetista e il tatuatore, e lo dico perché mi è successo di leggerlo nei temi). Come la fase del "da grande voglio fare il veterinario". Poi la fase ci passa e io ne sono stata ben lieta perché mi sono resa conto che non avrei la pazienza necessaria. Quando facevo l'educatrice nei doposcuola il lavoro mi piaceva ma c'erano alcuni ragazzetti che me le avrebbero tolte dalle mani e in una classe vera, per più ore al giorno, sarei stata veramente in difficoltà. Tutto questo preambolo per dire che nella mia mente l'insegnante è ancora una professione per cui serve una sorta di vocazione. Un qualcosa di più anche dell'esserci portati. A maggior ragione oggi giorno che queste generazioni di bambini è ragazzi sono sempre più complesse da gestire (perché tale è diventata la società, in fin dei conti). Ecco, pare che sia

Gli strati della lasagna

Ho letto in diverse recensioni che Coliandro piace perché è uno di noi . Indubbiamente, con quell'aria da eterno sfigato, è molto più umano e "reale" di tanti poliziotti eroi che si vedono in tv. Non è difficile, come avevo già scritto, ritrovare un po' della nostra vita nella sfortuna e nella voglia di rivalsa coliandresche. Soprattutto se si è diversamente occupati. In fondo anche Coliandro lo è. In questa serie oltretutto ha fatto pochissime cazzate, ha preso pure un encomio, eppure è ancora relegato a tappare buchi negli uffici più sfigati del commissariato. Certo, è pur sempre una fiction e i Manetti Bros non sono i soliti registi che costruiscono una storiella così, già vista e sentita, scontata e piatta. I Manetti Bros hanno dei picchi di genialità unici. Roba trashissima. A volte i loro cattivi sono talmente malvagi e sopra le righe da risultare quasi caricature pulp. Ricordo un dj Francesco tossicomane e psicopatico che ciao. Nell'ultima puntata andata