Tutti sanno cos'è successo in Abruzzo.
E tutti più o meno seguono l'accaduto dalle tante trasmissioni tv che se ne occupano.
Io mi faccio sorgere una domanda. Dov'è il limite tra cronaca e sciacallaggio? Mi pare di non vederne.
Basta un nome in fondo. Un nome e un cognome. Bruno Vespa. Oggi guardando il tg1 alla fine hanno dato una sfilza di numeri e percentuali, lo share dei tg e degli speciali di ieri. La giornalista li proclamava gloriosa, con una malcelata soddisfazione. In realtà ho temuto che concludesse vittoriosa "Speriamo che la prossima volta venga più forte".
Perchè, perchè spettacolaizzare il dolore? Perchè rincorrere con quei cazzo di microfono gente affranta che ha perso tutto, che non ha più la casa, che non ha più niente, che magari è stata colpita anche da un lutto? Per l'audience. Per battere gli avversari. Che schifo. Non basta la cronaca, deve esserci la tragedia in diretta. Che schifo.
Mi sono limitata a seguire stralci di telegiornale per sapere che cosa sta accadendo. E lo dico anche a costo di essere presa per menefreghista.
Ma quello che qualcuno potrebbe chiamare menefreghismo io lo chiamo rispetto.
E tutti più o meno seguono l'accaduto dalle tante trasmissioni tv che se ne occupano.
Io mi faccio sorgere una domanda. Dov'è il limite tra cronaca e sciacallaggio? Mi pare di non vederne.
Basta un nome in fondo. Un nome e un cognome. Bruno Vespa. Oggi guardando il tg1 alla fine hanno dato una sfilza di numeri e percentuali, lo share dei tg e degli speciali di ieri. La giornalista li proclamava gloriosa, con una malcelata soddisfazione. In realtà ho temuto che concludesse vittoriosa "Speriamo che la prossima volta venga più forte".
Perchè, perchè spettacolaizzare il dolore? Perchè rincorrere con quei cazzo di microfono gente affranta che ha perso tutto, che non ha più la casa, che non ha più niente, che magari è stata colpita anche da un lutto? Per l'audience. Per battere gli avversari. Che schifo. Non basta la cronaca, deve esserci la tragedia in diretta. Che schifo.
Mi sono limitata a seguire stralci di telegiornale per sapere che cosa sta accadendo. E lo dico anche a costo di essere presa per menefreghista.
Ma quello che qualcuno potrebbe chiamare menefreghismo io lo chiamo rispetto.
pensoo che quando non c'è niente da dire invece che fare lunghi speciali per fare audience basterebbero delle finestre informative ogni tanto.
RispondiEliminaio ieri sera mi sono guardata ocean's eleven.
Hai ragione. Mi associo!
RispondiEliminaIn abruzzo hanno bisogno di viveri e generi di prima necessità, non di chiacchere e telecamere che cercano lo scoop.
Beh, diciamo che certi conduttori vivono sulle tragedie se no non saprebbero fare altre trasmissioni seguite. E' davvero triste.
RispondiEliminapovere persone!
RispondiEliminasono d'accordo anche io
Vuoi per mancanza di tempo, vuoi per evitare cose simili, da un po' di tempo mi affido al sito dell'ANSA. Tra diritto all'informazione e pedantesca spettacolarizzazione c'è una differenza che spesso i media non capisco.
RispondiEliminaPer poi dimenticare tutto quando l'attenzione scompare.
Ste
Ciao, ho visto anch'io il tg su rai uno quando la tipa (ovvero la giornalista) bionda proclamava le loro vittorie... mi è venuto un nervoso che non ti dico... che parassiti... il vespone poi è sempre a pronto a fare trasmissioni (pagate profumatamente) ogni volta che succede una disgrazia...
RispondiEliminaGuarda, quando ho visto quel filmato del tg1 mi sono venuti i brividi! Assurdo!! Parlare di share in questi casi tragici? Per non parlare dei giornalisti "falchi" che ti piombano addosso nella piena disperazione...ho sempre odiato questo "mostrare il dolore" che ha la tv...lasciate in pace quella gente, lasciate in pace chi sta soffrendo...e fate invece qualcosa di concreto...
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