Passa ai contenuti principali

La fine di un amore

Un post condiviso da Diversamente Occupata (@diversamente.occupata) in data:
Il mio ultimo lavoro è stato come un amore nato in vacanza. Una robetta leggera, per star bene e passare il tempo piacevolmente fino al ritorno a casa. Si sa che finisce ma è bello goderselo a pieno.

I primi tempi è stato un idillio, mi era sembrato di uscire con il più romantico dei cavalieri. Passeggiate mano nella mano, cene offerte e portiera della macchina aperta galantemente. Poi ha smesso: la cena toccava offrirla a me e magari mi rubava pure metà dolce dal piatto.

Mi sono chiesta se all'inizio ho voluto vedere per forza il positivo ma ho fatto un'analisi della situazione talmente accurata che posso dirmi certa che tutte le cose buone sono sparite. Sto facendo tesoro di queste sensazioni perché nel futuro sarò più brava a prendere delle decisioni su cosa varrà la pena fare oppure no.

Stamani, in un momento di particolare simpatia delle persone che mi circondano al lavoro, ho dovuto contare i giorni che mi separano alla fine dell'incarico per trovare la forza di starmene zitta ed evitare qualche risposta acida. Brava me che ci sono riuscita, fra l'altro.

Ho proprio bisogno di fare le valigie e tornare a casa.

Commenti

  1. Quindi è un altro lavoro che è finito... mi spiace... ciaoo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In realtà lo faccio finire io, prima del tempo, per tornare a fare un altro lavoro! Non resto a piedi!

      Elimina
  2. Non perdere le speranze, arriverà quello giusto. Ciao

    RispondiElimina
  3. "nel futuro sarò più brava a prendere delle decisioni su cosa varrà la pena fare oppure no"
    E' una lezione eccellente.

    RispondiElimina
  4. Applausi! Sei riuscita in una impresa, certa gente fa proprio perdere il controllo.

    RispondiElimina
  5. Dai, meno male che non resti a piedi. Ciao

    RispondiElimina
  6. Buongiorno per tutta la vostra domanda di prestito personale o di finanziamento di progetto volete contattare signora MANECCHI che la ha aiutare con un prestito di 30.000 € e questo senza spese in anticipo allora se siete in le necessità volete contattarla su sono indirizzo mail o per telefono
    silvia19manecchi75@gmail.com
    +3367503121
    silvia19manecchi75@gmail.com
    +3367503121

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Vorrei un gesso e un whisky liscio

A voi capita mai che, in certi momenti particolari, vi succeda qualcosa che vi riporta a una particolare canzone, o addirittura ad un solo suo verso? A me è venuto in mente questo:  " Quello che importa in una persona è l'immagine che dà..." In che occasione? Stamani. Quando uno dei bimbi mi ha chiesto se abitualmente bevo whisky. Devo dire che dopo lo scorso anno dove ho tenuto un profilo piuttosto basso, quest'anno mi sono data di più ai ragazzi diventandone confidente, raccogliendo battute, sfoghi, pianti, risate. E mi sono aperta alle loro curiosità (ma dove abiti? Ma come mai fai la bidella? A te che profumo piace? Veramente ti piace l'insalata di cavolo crudo?). Non mi sono mai chiesta come mi vedessero dai loro occhi. Però tutto mi pensavo fuor che essere passata da grande bevitrice!

Meglio che niente faccio l'insegnante.

C'è stato un tempo in cui volevo fare la maestra. Secondo me è in fase da cui un po' tutte passiamo (passavamo, adesso vogliono fare l'estetista e il tatuatore, e lo dico perché mi è successo di leggerlo nei temi). Come la fase del "da grande voglio fare il veterinario". Poi la fase ci passa e io ne sono stata ben lieta perché mi sono resa conto che non avrei la pazienza necessaria. Quando facevo l'educatrice nei doposcuola il lavoro mi piaceva ma c'erano alcuni ragazzetti che me le avrebbero tolte dalle mani e in una classe vera, per più ore al giorno, sarei stata veramente in difficoltà. Tutto questo preambolo per dire che nella mia mente l'insegnante è ancora una professione per cui serve una sorta di vocazione. Un qualcosa di più anche dell'esserci portati. A maggior ragione oggi giorno che queste generazioni di bambini è ragazzi sono sempre più complesse da gestire (perché tale è diventata la società, in fin dei conti). Ecco, pare che sia

San Remo 2012

Ormai anche io seguo fedelmente San Remo ogni ann o, puntata per puntata. Dopo che per un pò di anni lo avevo evitato accuratamente, se non facendo lo zapping strettamente necessario per beccare quel paio di cantanti che mi interessavano.  E' che seguirlo in compagnia è tuuutta un'altra cosa! Quanto ho riso in questi due anni passati con Bernacca, roba da lacrime agli occhi! Quest'anno avevamo programmato da giorni una chat live su skype perchè lei non frequenta social network. Il piccione non ha perso occasione e ora il suo pc non funziona più. Però ci hanno pensato le mie amiche blogger a tenermi compagnia! E che compagnia!!! Come ho già detto quest'anno il Festival non mi è piaciuto e, in corso d'opera, non ho cambiato idea.  Trovo difficile scrivere delle cose che mi sono piaciute di più. Quest'anno quindi non ci saranno classifiche o votazioni, ma un bell'elenco di promossi e bocciati! Gianni Morandi . Rimandato a settembre : non l