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L'indignazione

fonte: Clipartlogo

Mentre cercavo il tempo per scrivere 3 o 4 post che ho in mente e tentavo di stabilirne una priorità, mi sono imbattuta in questo articolo.
Un drappo rosso sventolato davanti agli occhi infuriati di un toro.
In Italia, e non me ne meraviglio, un presidente di commissione può evidentemente nominare e stesso per un incarico. L'articolo precisa che era un incarico misero misero, quasi a scusarla. Della serie "ha rubato, ma poco".

La cosa che mi fa veramente incazzare è che l'articolo doveva finire così: "i candidati esclusi hanno protestato e ottenuto le dimissioni della signora, e l'assegnazione è stata riottenuta in maniera più trasparente". No. Ormai questi episodi sono all'ordine del giorno, ci si indigna, ma non ci si oppone. Neanche pacificamente, quando in realtà bisognerebbe scendere in piazza e ribaltare anche qualche scrivania. Ma ci basta indignarci per sentirsi in pace con la coscienza.
E niente cambia.

___________________
 
 
Aggiornamento. E invece, con mio immenso stupore, qualcosa è stato fatto. Non una speranza che cambi il vento rapidamente, ma una piccolissima goccia, che si spera faccia il mare.

Commenti

  1. Ma non c'è nessuno che interviene per queste cose?!
    Assurdo!

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    Risposte
    1. È intervenuta addirittura il Ministro! Bene così!

      Elimina
  2. Anch'io ho sentito questa notizia e mi sono chiesta come sia stato possibile che la stessa persona fosse presidente di commissione e candidata e, ovviamente, è risultata prima !!!! Roba da matti !!!Ciaooo

    RispondiElimina

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