Se il proverbio tutto il mondo è paese è vero, nelle zone come la mia in cui "si vive di turismo" molte persone scelgono di fare il lavoro esclusivamente estivo e stagionale, per poi farsi sovvenzionare dallo Stato con il contributo di disoccupazione. L'ho sempre trovato raccapricciante, anche perché quando sono stata veramente disoccupata, con pile di lacrime e curriculum da inviare, non ho mai visto un soldo, per gli assurdi requisiti che si impone di avere per usufruirne.
Lo stagionale lo si sceglie da giovanissimi e si porta la "carriera" estate dopo estate. Per me che, mea culpa, ho preso una laurea, questo tipo di lavoro era inarrivabile. Per fortuna un colpo di culo e una buona parola hanno cancellato questo madornale errore di gioventù e finalmente, con già troppi capelli bianchi in testa, ho fatto la mia prima stagione.
E proprio mentre mi crogiolavo all'idea del contributo e il dolce far niente retribuito, è arrivata una telefonata.
Che mi diceva che, per farla corta, per un certo incarico per cui avevo fatto domanda anni fa il posto era disponibile, che c'era da aspettare la chiusura ufficiale del richiamo in graduatoria ma se fossi stata libera si cominciava l'indomani.
Non so descrivere il misto di agitazione e trepidazione che mi ha presa nelle ore successive. Perché uno poi se le cerca pure le "occupazioni diverse", uno stagionale doc avrebbe detto no grazie, sto a casa a grattarmi. Io invece non sono proprio fatta per questo.
Ho aspettato la chiamata di conferma. E invece no, è arrivata una mail asettica in cui si annunciava che avevano dato il posto a un altro.
Penso alle cose da fare e al riposo, i libri da leggere, la casa da sistemare... Ma penso anche che cin queste premesse sarà un inverno lunghissimo!
Lo stagionale lo si sceglie da giovanissimi e si porta la "carriera" estate dopo estate. Per me che, mea culpa, ho preso una laurea, questo tipo di lavoro era inarrivabile. Per fortuna un colpo di culo e una buona parola hanno cancellato questo madornale errore di gioventù e finalmente, con già troppi capelli bianchi in testa, ho fatto la mia prima stagione.
E proprio mentre mi crogiolavo all'idea del contributo e il dolce far niente retribuito, è arrivata una telefonata.
Che mi diceva che, per farla corta, per un certo incarico per cui avevo fatto domanda anni fa il posto era disponibile, che c'era da aspettare la chiusura ufficiale del richiamo in graduatoria ma se fossi stata libera si cominciava l'indomani.
Non so descrivere il misto di agitazione e trepidazione che mi ha presa nelle ore successive. Perché uno poi se le cerca pure le "occupazioni diverse", uno stagionale doc avrebbe detto no grazie, sto a casa a grattarmi. Io invece non sono proprio fatta per questo.
Ho aspettato la chiamata di conferma. E invece no, è arrivata una mail asettica in cui si annunciava che avevano dato il posto a un altro.
Penso alle cose da fare e al riposo, i libri da leggere, la casa da sistemare... Ma penso anche che cin queste premesse sarà un inverno lunghissimo!
Io spero che sia un lavoro da laureata! Strameriratissimo!
RispondiEliminaMi dispiace per te e per i tanti giovani nella tua situazione che, dopo aver studiato e preso la laurea, si ritrovano disoccupati o alle prese con lavori stagionali o mal pagati. Dall'altra parte ci sono le persone come me che, dopo 40 anni di lavoro e oltre, vorrebbero lasciare il posto ai giovani e non possono perchè 40 di lavoro sono ancora pochi per aver la pensione !!!! Assurdità del nostro paese !! Sarà un inverno lungo, immagino , ma io spero che qualche cosa salti fuori. In bocca al lupo. Ciaoooo
RispondiEliminasperiamo sia un autunno caldo :)
RispondiEliminaAh quanto ti capisco... anche io una laurea che mi è servita a poco o niente e l'unico lavoro continuativo che ho è stagionale... se mi richiamano a gennaio inizierò la decima stagione!!! E ancora grazie finche c'è questo! In bocca al lupo!
RispondiEliminaDecima? Sei una veterana allora!
EliminaSono stati piuttosto sadici, prima danno una speranza e poi danno il premio a qualcun altro.
RispondiEliminaL'inverno è sempre più cupo, in molti sensi...
Infatti ho pensato a quanta disperazione potevano creare in una persona che magari era disoccupata da mesi e ci sperava davvero non avendo alternative... Che disonesti!
EliminaMa ci sei arrivata vicina!
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