Premessa numero 1. Io non ho nessun tipo di pregiudizio legato al titolo di studio: conosco dei laureatissimi e pure masterizzati ignoranti come capre e persone che con un serale hanno fatto una mega carriera nella dirigenza di grosse aziende. Che, fra l'altro, mi hanno raccontato di ingegneri da 110 e lode che non sapevano da che parte rifarsi per svitare un bullone. Ognuno sa fare il suo, lo può avere imparato studiando o lavorando, e ognuno può essere un genio o un caprone, a prescindere. Ma soprattutto (premessa numero 2) io la penso così: Per capirsi, quando ho iniziato a sentirmi stretta nel posto in cui lavoravo, ho preso a cercare QUALSIASI lavoro mi desse la possibilità di non restare a casa disoccupata e mandai CV anche per fare le pulizie. Mi chiamarono con L'UNICA FINALITÀ di chiedermi se ero proprio sicura, perché "hai una laurea". Risposi che certo che ero sicura, che avevo bisogno di lavorare e che NONOSTANTE LA LAUREA ero perfettamente in grado
Il problema del lavoro è proprio questo: il tempo libero.
RispondiEliminaL'unica vera paga giusta che c'è, è il tempo libero che resta.
Non bisognerebbe mai occuparlo per il lavoro... :o
Moz-
Hai ragione e mi dispiace per te e per tutti gli altri giovani nella tua stessa situazione. Saluti cari e forza !!
RispondiEliminaA me i corsi piacciono. Il 7 gennaio ne comincio uno intensivo della durata di 210 ore, distribuiti in sei giornaliere.
RispondiEliminaNon vedo l'ora, sai?
io direi... che due palle!
RispondiEliminaIo lavoro ma mi sono fatta molti corsi a mie spese, utilizzando i giorni di ferie. Aggiornarsi è importante ma impegnativo.
RispondiEliminaOgni tanto mi propongono corsi di formazione di genere vario.
RispondiEliminaAnche OSS, per dire.
E io ho il terrore persino di fare una puntura...
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