Probabilmente la prima serie di Coliandro ce la siamo vista in ventitré. Era il 2006, era estate, e nulla di più strano era vedere una serie tv a marchio Rai data in prima visione d'agosto, quando la televisione di solito sta spenta, in favore dello struscio in centro, a frescheggiare con le infradito.
Come è, come non è, invece adesso è diventato un piccolo cult.
Personalmente, posso dire che per me è stato amore a prima vista. E non solo perché Giampaolo Morelli è un gran figo. Per me è stato Amore dal momento che Coliandro, relegato allo spaccio della Polizia, ha ordinato per sbaglio diecimila vasetti di yogurt. "Tutti quanti al mirtillo".
Guardo la mia vita, soprattutto ma non solo lavorativa, e non posso non identificarmi in questo poliziotto tanto imbranato quanto sfigato nato dalla penna di Lucarelli. Con la voglia di rivalsa, l'impegno e la dedizione per un mestiere che non mi ha voluta, tante volte ho citato Coliandro, prospettandomi nuovi futuri ..."così faccio il botto e torno in serie A".
E niente, puntualmente, la sfiga.
Se vi sentite un po' sfortunati e col destino che si accanisce, non vi risulterà difficile trovare un po' di Coliandro dentro di voi, anche se a volte sembra caricaturale, una macchietta, è proprio quello a renderlo così umanamente realistico.
Perciò, per ogni volta che mi sono sentita non propriamente adatta a contesti sociali e socievoli, voglio dedicarmi la SUPERBA CONCLUSIONE di questa sesta serie: io non sono solo, sono unico!
Come è, come non è, invece adesso è diventato un piccolo cult.
Personalmente, posso dire che per me è stato amore a prima vista. E non solo perché Giampaolo Morelli è un gran figo. Per me è stato Amore dal momento che Coliandro, relegato allo spaccio della Polizia, ha ordinato per sbaglio diecimila vasetti di yogurt. "Tutti quanti al mirtillo".
Guardo la mia vita, soprattutto ma non solo lavorativa, e non posso non identificarmi in questo poliziotto tanto imbranato quanto sfigato nato dalla penna di Lucarelli. Con la voglia di rivalsa, l'impegno e la dedizione per un mestiere che non mi ha voluta, tante volte ho citato Coliandro, prospettandomi nuovi futuri ..."così faccio il botto e torno in serie A".
E niente, puntualmente, la sfiga.
Se vi sentite un po' sfortunati e col destino che si accanisce, non vi risulterà difficile trovare un po' di Coliandro dentro di voi, anche se a volte sembra caricaturale, una macchietta, è proprio quello a renderlo così umanamente realistico.
Perciò, per ogni volta che mi sono sentita non propriamente adatta a contesti sociali e socievoli, voglio dedicarmi la SUPERBA CONCLUSIONE di questa sesta serie: io non sono solo, sono unico!
Ecco, io ero una di quei ventitré e come te innamorata di Coliandro. Già solo guardarlo era un piacere, che poi fosse pure una bella serie dove il protagonista riusciva a cadere in piedi nonostante la sfiga era ancora meglio!
RispondiEliminaConosco Coliandro perchè sono stata grande fan di Lucarelli, ma non ho mai visto la serie tv...
RispondiEliminaBuongiorno, sai non lo conosco -.- non sono una grande amante di tv, cmq lui è molto bello! Complimenti per il tuo blog, mi unisco Follower! A presto buona giornata!
RispondiEliminaIo non l'ho mai vista ! Probabilmente in quest'agosto, io stavo a fare lo struscio, frascheggia, ecc..Certo che lui è proprio un bel tipo!!! Ciaoooo
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