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Minacce

Sicuramente l'aria che si respira nel mio (quasi) ex ambiente di sfruttamento lavoro non è la norma ma purtroppo è comunque molto molto comune.
É fin troppo comune veder subire (o rimpiazzare) chi non vuole farsi mettere i piedi in testa e ha comunque sufficiente masochismo nel voler mettere impegno nel lavoro che fa.
Solitamente si preferiscono, in certi ambienti, persone che, come si dice, mettono il carro dove vuole il padrone, senza discutere. Non arricchiscono il lavoro che stanno facendo ma almeno non danno problemi.

La mia "collega" ai doposcuola è un po' un tipo così, ci sa fare coi bimbi ma non brilla di luce propria e soprattutto probabilmente sarebbe portata per altri tipi di impieghi. Ma lì l'hanno messa e lì sta.
Quando mi sono dovuta far sostituire i miei bimbi mi hanno poi chiesto a più riprese di non farla venire più perché coi compiti ci beccava poco. Addirittura è successo che, siccome con le sue classi c'è poca frequenza, i miei datori di sfruttamento lavoro hanno minacciato me di tagliarmi le ore. Vai a capire la logica.

E lì è successo l'inaspettato, ho volto al mio favore quello che di solito mi innervosisce.
Quando non danno retta dico "Se mi fate ancora arrabbiare vi mando la maestra  che non sa le tabelline".

Funziona più del babau.

Commenti

  1. ho letto i tuoi ultimi post: che nervoso che mi viene.... grrrr!

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    1. Nervoso perché sai che i bambini mi trovano su google più veloce di te? ☺

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  2. Il mondo del lavoro, e quello della scuola non è certo da meno, è pieno di queste realtà e, in questo caso, di docenti ignoranti che non sanno le tabelline o metto l'apostrofo ad "un albero" correggendo il bambino che invece l'aveva scritto correttamente. E tutto questo va a discapito dell'altra parte di docenti, preparati, con voglia di fare e di lasciare un segno positivo nella formazione dei bambini e dei ragazzi.

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  3. Io mi affaccio timidamente alla scuola perché non sono insegnante e tanto meno lo è quella delle tabelline. Io conosco troppo bene parte del mondo del volontariato nel sociale e purtroppo è... peggio del lavoro!!!

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