Passa ai contenuti principali

Il capo che vorrei

Non so se capita anche a chi ha un lavoro stabile, magari da anni. Però per un diversamente occupato credo sia normale che, saltellando da un lavoro all'altro, si inizi a fantasticare su come saranno i futuri colleghi o il futuro capo. Infatti se non è proprio il tuo lavoro dei sogni, e talvolta anche in quel caso, è proprio la componente umana che fa da contorno al lavoro a fare la differenza.

Immersa in questi voli pindarici, sono arrivata talmente in alto da chiedermi: quali sono i capi "della fantasia" che vorrei?
Ho fatto un tuffo fra i personaggi delle mie serie TV preferite e ho pescato tre (quattro) capi ideali che più differenti non si può! Per dire quanta poca coerenza ci sia perfino nella mia fantasia! 

Ve li descrivo un po'. E poi sono curiosa: chi vorreste voi per capo a lavoro fra i personaggi di fantasia incontrati fra le pagine di un libro o su un piccolo o grande schermo?



Hank Voight (Chicago PD). Una persona decisamente poco equilibrata. Sceglierlo come capo ideale forse lascia un filino trapelare il fascio di nervi e frustrazioni che nascondo non so quanto bene da qualche parte dentro di me. E non per il lavoro, dico in generale, per le ingiustizie che vedo intorno a me a basso, medio e lungo raggio. Un capo come Voight mi porterebbe sicuramente a combattere senza freni per un ideale più alto. Sapete quelle cose del tipo "non posso rispondere per non compromettere i rapporti", "non posso denunciare perché tanto qualcun altro li difende" etc. Senza mai farmi troppo problemi delle conseguenze. Perché Voight è uno che poi se c'è da prendersi una pallottola o una colpa al posto dei suoi sottoposti c'è. È uno che aggiusta o rapporto nella squadra (quanti capi veri invece seminano zizzania!) e fa di tutto perché ci sia armonia.

Cragen (Law & Order SVU) e Picard (Star Trek The Next Generation).
Io sono (quasi) ossessionata da Law & Order Svu e, anche se ho una passione smodata 🐖per il personaggio di Elliot Stabler, il capo che vorrei è il Capitano Cragen. Direttivo, incisivo, deciso, competente ma anche molto comprensivo per le vicende umane dei suoi sottoposti. Non è uno che si lascia andare spesso in strigliate, ma quando arrivano, colpisce duro. Ecco, sarebbe uno da cui imparerei il mestiere osservandolo meticolosamente, ma vorrei decisamente evitare di farlo arrabbiare. Non so in quale di queste sfaccettature mi ricorda un po' il capitano Picard (Star Trek TNG). Mi piace:  rispetta tutti e, cosa più unica che rara da trovare nella realtà, ascolta tutti. Ecco, anche lui, forse in senso assoluto, sarebbe il mio capo ideale/perfetto. Voglio dire, ci sarà un motivo per cui è il capitano della flotta astrale alla guida di una delle astronavi più potenti?! Fra i due sceglierei comunque Cragen, perché, conoscendo bene i suoi demoni interiori, è più propenso alla comprensione di quelli altrui. Che non sembra, ma sul lavoro di gente indemoniata se ne trova!



Carla Espinoza (Scrubs). Anche se con lei mi vedrei bene a spettegolare a condividere opinioni sulle altre persone in pausa pranzo, credo che sarebbe anche un'ottima capa. Non scordiamoci, anche se la cosa assume un ruolo marginale nella trama della serie, che Carla è la capo-infermiere. La si vede poco in azione, più che altro ce la fanno conoscere come quella che sa tenere testa a chi è più in alto di lei. È una che è partita "dai bassifondi" ed è arrivata esattamente dove voleva essere. Ama il suo lavoro, fa delle ottime paternali, sa chiedere scusa al momento giusto ed è molto grintosa. Le trovo delle caratteristiche interessanti, che vorrei vedere in una persona che sta sopra di me. E non dimentichiamoci che è l'unica ad aver messo nel sacco l'inserviente! Con una capa così mi sentirei al sicuro. E al massimo me la potrei conquistare raccontandole l'ultimo gossip di corridoio!

Commenti

  1. Sinceramente non ho mai pensato a chi avrei voluto per capo e non so rispondere.
    Di capi (dirigenti scolastici) , ne ho avuto diversi.
    Uno mi piaceva molto e, quando mi sono trasferita, mi è dispiaciuto di più lasciare lui, che le colleghe .
    Due non mi son piaciuti, uno aveva delle preferenze, l'altro non mi ha aiutata quando ne ho avuto bisogno.
    Saluti e auguri. Ciao

    RispondiElimina
  2. Ma questo è un gioco bellissimo! Aspetta. Il capo che vorrei...Miranda Bailey :-D

    RispondiElimina
  3. Non ho mai approfondito le serie in questione, quindi non saprei.
    Ma la mia capa preferita è Giulia Corsi / Claudia Pandolfi di Distretto, seguita da Gordon Cole / David Lynch di Twin Peaks^^

    Moz-

    RispondiElimina
  4. Sono così lontana dalla tv che questi personaggi per me sono pressoché sconosciuti :D
    O meglio, so chi sono per averli visti magari da qualche parte, ma non ho guardato le serie tv, li conosco solo di fama :D

    RispondiElimina
  5. Auguri per un buon 2021 !!! Tanto bene e serenità. Ciao

    RispondiElimina
  6. Quando lavorai, me sognavo sempre un capo come wonder woman ma pure oggi Lynda anche se stagionata me potrebbe risorve tanto, me potrebbe

    RispondiElimina
  7. Caro Icaro, non ho seguito molto, ma è sempre difficile valutare.
    Ciao e buona giornata con un forte forte abbraccio.
    Tomaso

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Vorrei un gesso e un whisky liscio

A voi capita mai che, in certi momenti particolari, vi succeda qualcosa che vi riporta a una particolare canzone, o addirittura ad un solo suo verso? A me è venuto in mente questo:  " Quello che importa in una persona è l'immagine che dà..." In che occasione? Stamani. Quando uno dei bimbi mi ha chiesto se abitualmente bevo whisky. Devo dire che dopo lo scorso anno dove ho tenuto un profilo piuttosto basso, quest'anno mi sono data di più ai ragazzi diventandone confidente, raccogliendo battute, sfoghi, pianti, risate. E mi sono aperta alle loro curiosità (ma dove abiti? Ma come mai fai la bidella? A te che profumo piace? Veramente ti piace l'insalata di cavolo crudo?). Non mi sono mai chiesta come mi vedessero dai loro occhi. Però tutto mi pensavo fuor che essere passata da grande bevitrice!

Meglio che niente faccio l'insegnante.

C'è stato un tempo in cui volevo fare la maestra. Secondo me è in fase da cui un po' tutte passiamo (passavamo, adesso vogliono fare l'estetista e il tatuatore, e lo dico perché mi è successo di leggerlo nei temi). Come la fase del "da grande voglio fare il veterinario". Poi la fase ci passa e io ne sono stata ben lieta perché mi sono resa conto che non avrei la pazienza necessaria. Quando facevo l'educatrice nei doposcuola il lavoro mi piaceva ma c'erano alcuni ragazzetti che me le avrebbero tolte dalle mani e in una classe vera, per più ore al giorno, sarei stata veramente in difficoltà. Tutto questo preambolo per dire che nella mia mente l'insegnante è ancora una professione per cui serve una sorta di vocazione. Un qualcosa di più anche dell'esserci portati. A maggior ragione oggi giorno che queste generazioni di bambini è ragazzi sono sempre più complesse da gestire (perché tale è diventata la società, in fin dei conti). Ecco, pare che sia ...

Un anno e mezzo

Allora è deciso, inutile rimandare l'inevitabile. C'è da decidere solo quando e soprattutto dove. Devo andare dalla parrucchiera.