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Saturday for future


Delle poche cose che riesco ad apprezzare dell'essere diversamente occupata quella migliore è il riuscire a vedere il mondo da punti di vista sempre nuovi. Di brutto c'è che il più delle volte quel che vedo non mi piace.

Senza entrare nel perché e del percome adesso non lavori più al villaggio (poi vi racconterò) e sul cosa pensi io della faccenda Greta Thunberg vi posso dire che ieri a scuola è stato osservato un rigoroso risparmio energetico. Che, fra l'altro, mi ha favorito una sonnolenza inaffrontabile, con quella penombra.

Tutto sentito, viva l'ambiente, abbasso il riscaldamento globale. Bene. Poi arrivo a svuotare i cestini e come sempre ci ho trovato una caterva di quelle confezioni infernali che mettono insieme un succo e un pacchetto di crackers o roba del genere. Ritrovandosi ad avere il pacchetto che contiene il pacchetto che contiene il pacchetto. In un turbinio di plastiche inutili.

Meno scioperi per far festa da scuola e più attenzione ai gesti quotidiani, please. Che se non andate a scuola ai "grandi della terra" fa solo che piacere, così diventate una generazione ancora più ignorante (e manipolabile) di quelle precedenti. Siete sulla buonissima strada.

Commenti

  1. invece da me è stata proprio una bella giornata: tutti quanti dall'asilo alle medie siamo andati (i piccoli in bus, i grandi a piedi) a piantare alberi in un posto dove questa primavera un incendio doloso dopo mesi di siccità ha bruciato il bosco.
    Sulla differenziata sono abbastanza bravini ed i professori, almeno in questi giorni, sono stati molto severi: ho sentito dai corridoi che controllavano loro stessi che nei cestini ci fosse solo l'indifferenziato...

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  2. Credo che questa manifestazione abbia dato esiti diversi a secondo di come è stata condotta. Guardavo ieri foto di chi doveva pulire le strade dopo che erano passati i manifestanti e avevano lasciato rifiuti dappertutto... Ciao

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  3. sorrido perché cerco in tutti i modi di evitare plastica, confezioni, eccetera ma se penso al mio gesto piu' bello è riciclare l'alu delle lattine di birre, riempire sacchi e poi andare all'apposito cestino interrato (in Svizzera i bidoni dell'immondizia/vetro/carta/alu sono interrati) a cento metri da casa mia e buttarcele dentro.

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  4. Ho appena commentato da Miki e dico anche qui che dalle manifestazioni e slogan bisogna passare ai fatti. Ieri, ero in una grande città invasa dai manifestanti, in una piazza dove i giovani si erano fermati per mangiare e bere c'era in terra di tutto: bicchieri di carta, involucri di cibo... Insomma, speriamo che dalle parole si passi poi ai fatti, anche quelli più semplici e all'apparenza banali, ma io resto fiduciosa.
    sinforosa

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  5. La vedo esattamente come te.
    Servono a poco gli scioperi se poi si fa tutto come sempre...

    Moz-

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  6. È giusto che il problema sia posto come emergenza, ma non basta. Comunque i ragazzi seguono l'esempio che viene dato loro.

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  7. Cara Icaro, voglio lasciare anche qui ciò che penso sia giusto che i studenti si facciano sentire, però non trascurando al scuola che è l'unico modo di affrontare i grande ella terra.
    Lo studio dove ci si prepara la vera cultura per conservare l'ambiente, solo così i nostri nipoti
    e pronipoti potranno godere la bellezza, la natura ci ha consegnato e che dobbiamo conservare.
    Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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