Dei tanti misteri che riguardano questo universo, subito dopo la domanda "ma esistono davvero forme di vita aliene?" ce n'è un'altra: "ma come mai non mi chiamava a lavorare nessuno quando non battevo chiodo e ora che potrei anche permettermi di starmene serena a casa mi vogliono tutti?"
Badiamo bene, non me ne lamento e mai mi lamenterò di avere delle occasioni per lavorare. Mi incuriosisce solo il tempismo.
Forse è vera quella storia del Karma. Con i miei ex lavori ero talmente negativa che mi portavo solo negatività. Tant'è.
Insomma, per la prima volta in vita mia, dopo anni di infruttuosa iscrizione, sono stata chiamata a lavorare al seggio... Inutile dire che è stata un'esperienza quanto meno curiosa!
Diciamo che verso le 3 di notte, spinta dalla stanchezza, ho coniato una metafora non particolarmente ripetibile che aveva a che fare con la perdita del dono femminile più prezioso in un contesto ludico di gruppo. E credo che sia l'unica immagine che possa rappresentare cosa ho provato domenica.
Se non vi siete chiusi in un eremo senza mezzi di comunicazione sarete certamente al corrente del caos causato dall'introduzione del tagliando antifrode. Ma non potete capire cosa abbiamo provato noi, dall'altra parte del tavolo. 15 ore filate a dar numeri, in mezzo al brusio di protesta di orde di vecchi che, così come succede loro alla ASL o alle Poste, hanno mille incombenze irrimandabili per le quali non riescono a mantenere un comportamento civile durante l'attesa. Ma dove cavolo dovranno andare così di fretta?!
Per fortuna mia, in ogni situazione, riesco a guardare il lato (tragi)comico osservando il bestiario che mi passa davanti. Mi sono chiesta cosa avrebbero combinato tutte quelle persone che non sapevano ordinare un caffè o un gelato davanti a una cabina elettorale. Non credo di poter descrivere quante ne ho viste. Vi basti sapere che abbiamo perso il conto di quante persone abbiamo ripescato dalla fila per entrare nelle cabine... senza aver preso la scheda per votare!
Anche io ci ho lavorato tanti anni fa.
RispondiEliminaDopo quell'esperienza ho preferito evitare.
Quest'anno un vero delirio! Pensa che in tutto questo caos, tempo di entrare in cabina e si sono persi la mia scheda elettorale! Poi l'hanno ritrovata quasi subito! Comunque capisco che non è facile lavorare quando c'è tanta gente in coda che aspetta e le ore a disposizione sono contate e concentrate! Te lo dice una che ha alle spalle 10 stagioni di dichiarazioni dei redditi presso un caaf...
RispondiEliminaAnch'io ho lavorato al seggio, tanti anni fa... alle tre di notte ho cominciato a pensare che mai ce l'avremmmo fatta ad aprire tutte le schede e , al telegiornale,avrebbero detto che mancavano solo i voti della nostra sezione !!E'stata la prima e ultima volta. Un saluto.
RispondiEliminaNella mezz'ora di coda che mi sono fatta per poter votare, ho valutato che effettivamente c'è gente che in cabina ci passa un sacco di tempo. Ma quanto tempo ci vuole per fare due crocette??? E' così complicato?
RispondiEliminaIl contatto col pubblico crea spesso incredibili situazioni da circo. Io ho visto un figlio che, all'entrata del seggio, indicava a una vecchietta il simbolo di un partito e diceva a voce alta: "Mamma devi mettere la croce su questo!"
RispondiEliminaio quando leggo il tuo blog penso sempre Ma dai non può essere vero, che fantasia!
RispondiEliminaPoi ci penso un attimo e cacchio se è vero!!! :(