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Karma

Per la mia esperienza, diretta ma anche vissuta da amici e conoscenti, chi è diversamente occupato spesso vive la sensazione che qualcuno, o qualcosa, gli abbia portato via il lavoro. Che sia un raccomandato, o un tizio qualsiasi in età da apprendistato, o un taglio al personale. C'è sempre una variabile che si è messa in mezzo tra noi e quel posto tanto ambito.

Io, lo dico senza mezzi termini ma con una punta di vergogna, sono una che cova rancore quando vedo un'ingiustizia. Figuriamoci poi se questa ingiustizia colpisce me o miei cari direttamente. Pertanto oggi quando ho saputo che uno dei pensionati "volontari" che ha tagliato i progetti in cui lavoravo per fare per sé dei fantomatici rimborsi spesa si è sentito male e ha dovuto lasciare l'associazione non ho provato un minimo dispiacere.

All'inizio ho pensato che quel modo di dire di fronte ai ladri "speriamo che ti servano in medicine" può diventare vero. Non ho pensato neanche lontanamente che mi dispiacesse perché tutto sommato credo che non sia dispiaciuto a lui quanto sono stata male, anche fisicamente, per lo stress, per dover abbandonare tutto quello che avevo cercato di costruire con la mia professione e professionalità.

E poi, alla fine, ho pensato che il karma è una gran cosa.

Commenti

  1. Cara Icaro, mi pace sentire delle tue interessanti esperienze, se anche sei giovane insegni tanto.
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-) 
    Tomaso

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  2. Al di là delle questioni lavorative, se qualcuno fa del male a me (anche indirettamente) o a chi amo, beh, quando il karma lo punisce c'è sempre doppia libidine (ma ammetto, anche dispiacere. È come se in fondo mi dispiace per la sua meschinità).

    Moz-

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  3. Io lavoro nel settore dei beni culturali, dove i volontari a rimborso te li raccomando!

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  4. Lunga vita al karma e al diavolo i finti buonisti.
    Ben gli sta a certi personaggi!

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  5. "Speriamo che ti servano in medicine!" non è male! :)

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