Passa ai contenuti principali

Tutti titolano neve, io titolo merda.

Ufficializzo la notizia. Io odio la neve. Se in passato la trovavo perfino poetica, anzi, magica, oggi la trovo più malevola di uno stormo di piccioni con la dissenteria.
Credevo che il peggio della giornata (venerdì 17, nota bene) fosse stato il viaggio dall'ufficio a casa con la strada bianca bianca e i fiocchi grandi come albicocche. Credo che per chi è abituato non fosse niente di che, ma io sono una donna di mare, nel mio sangue scorre salmastro non ghiaccio! E fondamentalmente era la prima volta che guidavo sulla neve.
Ma non è niente al confronto di quello che sta succedendo a mia mamma. Mia mamma è salita sul treno alle 14 e al momento è ancora a pisa in attesa di sapere se riparte o no. É senza mangiare e senza bere, non è vero niente che passano con coperte e cose calde, ha scarpinato da Campo di Marte e Santa Maria Novella perché non c'erano treni, bus o taxi che viaggiassero. Inutile dire l'ansia che ho addosso.
Bel mi' luglio!

Commenti

  1. la neve è bella quando scende,
    e poi quando la si vede poggiata sulle cose...
    poi diventa solo fastidiosa,

    da noi ha fatto una quindicina di centimetri e adesso è tutto ghiaccio fastidioso e pericoloso, sono cascato due volte, per fortuna senza conseguenze, anche perchè non ci sono abituato.

    Ma non la odio...

    RispondiElimina
  2. io domani sera ho un compleanno in montagna e so che sarà un casino con sta neve... ma nonostante tutto mi piace troppo fare a palle di neve :)

    ps. facci sapere della mamma!

    RispondiElimina
  3. Io odio profondamente la neve, non mi piace neppure in montagna quando se ne sta ferma sulle case o sulle piste da sci .. figuriamoci in città!

    Dai notizie poi della mamma .. e se vuoi una mano a menare quelli di Trenitalia io ci sono!

    RispondiElimina
  4. A me la neve non dispiace... Sarà che ce l'ho nel sangue, visti i parenti austriaci e abito in Svizzera. Ma qui, è organizzato molto meglio, sarà che la neve è un'abitudine.
    Baci

    RispondiElimina
  5. Io invece sono di montagna e non posso che adorare la neve, soprattutto da quando ne fa ogni anno sempre meno! Ma capisco i tuoi disagi e soprattutto quelli di tua madre sul treno! Io dopo 4 anni di su e giù odio i treni. Totale solidarietà ;)

    RispondiElimina
  6. Condivido pienamente, anche qui si è creato il panico... non siamo abituati e neanche attrezzati, e il mio paese è isolato da ieri...

    RispondiElimina
  7. Anche io non sopporto la neve! Mi esalto quando inizia a nevicare e sono dietro il vetro della finestra, al calduccio...ma poi quando devo uscire per andare al lavoro...è l'odio più profondo!

    RispondiElimina
  8. Alla fine dopo 12 ore tonde tonde di di odissea è riuscita a tornare a casa. So di gente a cui è andata peggio, quindi c'è anche da stare contenti!

    RispondiElimina
  9. I notiziari non parlano d'altro che di emergenze neve/ghiaccio in tutta Italia: sarà bella ma porta tanti, troppi disagi...

    Io la neve l'ho vista due volte in vita mia: a febbraio e due giorni fa perché a Roma non nevicava dal 1986! Da piccola avevo il mito della neve, ora non più di tanto perché vedo quanti problemi crea...

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Vorrei un gesso e un whisky liscio

A voi capita mai che, in certi momenti particolari, vi succeda qualcosa che vi riporta a una particolare canzone, o addirittura ad un solo suo verso? A me è venuto in mente questo:  " Quello che importa in una persona è l'immagine che dà..." In che occasione? Stamani. Quando uno dei bimbi mi ha chiesto se abitualmente bevo whisky. Devo dire che dopo lo scorso anno dove ho tenuto un profilo piuttosto basso, quest'anno mi sono data di più ai ragazzi diventandone confidente, raccogliendo battute, sfoghi, pianti, risate. E mi sono aperta alle loro curiosità (ma dove abiti? Ma come mai fai la bidella? A te che profumo piace? Veramente ti piace l'insalata di cavolo crudo?). Non mi sono mai chiesta come mi vedessero dai loro occhi. Però tutto mi pensavo fuor che essere passata da grande bevitrice!

Meglio che niente faccio l'insegnante.

C'è stato un tempo in cui volevo fare la maestra. Secondo me è in fase da cui un po' tutte passiamo (passavamo, adesso vogliono fare l'estetista e il tatuatore, e lo dico perché mi è successo di leggerlo nei temi). Come la fase del "da grande voglio fare il veterinario". Poi la fase ci passa e io ne sono stata ben lieta perché mi sono resa conto che non avrei la pazienza necessaria. Quando facevo l'educatrice nei doposcuola il lavoro mi piaceva ma c'erano alcuni ragazzetti che me le avrebbero tolte dalle mani e in una classe vera, per più ore al giorno, sarei stata veramente in difficoltà. Tutto questo preambolo per dire che nella mia mente l'insegnante è ancora una professione per cui serve una sorta di vocazione. Un qualcosa di più anche dell'esserci portati. A maggior ragione oggi giorno che queste generazioni di bambini è ragazzi sono sempre più complesse da gestire (perché tale è diventata la società, in fin dei conti). Ecco, pare che sia

Gli strati della lasagna

Ho letto in diverse recensioni che Coliandro piace perché è uno di noi . Indubbiamente, con quell'aria da eterno sfigato, è molto più umano e "reale" di tanti poliziotti eroi che si vedono in tv. Non è difficile, come avevo già scritto, ritrovare un po' della nostra vita nella sfortuna e nella voglia di rivalsa coliandresche. Soprattutto se si è diversamente occupati. In fondo anche Coliandro lo è. In questa serie oltretutto ha fatto pochissime cazzate, ha preso pure un encomio, eppure è ancora relegato a tappare buchi negli uffici più sfigati del commissariato. Certo, è pur sempre una fiction e i Manetti Bros non sono i soliti registi che costruiscono una storiella così, già vista e sentita, scontata e piatta. I Manetti Bros hanno dei picchi di genialità unici. Roba trashissima. A volte i loro cattivi sono talmente malvagi e sopra le righe da risultare quasi caricature pulp. Ricordo un dj Francesco tossicomane e psicopatico che ciao. Nell'ultima puntata andata