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Vecchio e nuovo

Giornata particolare, quella di ieri.
Lo so da un po' ma per scaramanzia ho fatto l'annuncio solo ai pochi intimi: ho trovato una occupazione un po' meno diversa da quelle alle quali sono abituata. Dopo mesi di stasi, ricerche stressanti e momenti di di-sperazione mi sono ritrovata ad un bivio che addirittura era un trivio. Tre possibilità di lavorare un po' meglio che a 7€ orarie di prestazione occasionale. Alla fine ho scelto quella più duratura e spero più sicura.

Ieri ho avuto la prima riunione ufficiale del personale, ho conosciuto le nuove colleghe e respirato il nuovo tipo di ansia che mi assalirà nei prossimi mesi. Sono curiosa di iniziare e, si dovrebbe essere capito, molto in ansia. È tutto così enormemente diverso da ciò che ho fatto finora. Ma le mie finanze e la mia salute fisica e mentale hanno richiesto a gran voce che appendessi aspirazioni varie al chiodo e, potendo svoltare così tanto, sono veramente felice.

Il pomeriggio invece ho avuto il primo incontro di un progetto che finalmente segnerà la fine dei rapporti con i miei ex datori di sfruttamento lavoro.
Il senso di schifo e soffocamento ha veramente toccato l'apice. Non vedo l'ora di uscirne. E ho voluto comunque prendervi parte perché sono stata io a metterci del mio e mi scocciava che di nuovo i guadagni andassero in altre tasche. Il top è stato quando il vecchio bavoso volontario dal rimborso chilometrico facile mi ha salutato chiedendomi, di fronte al ragazzo di cui mi stavo occupando, se stavo facendo un documento falso, ma per scherzo eh. Questa strabuzzante simpatia mi mancherà.

Comunque il vero segnale della mia svolta è stato un altro. Eternamente in ritardo, sono arrivata ben 20 minuti prima all'appuntamento della mattina. Che sia di buon auspicio per tante novità!


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