Passa ai contenuti principali

Si può fare!

Qualche giorno fa mi sono vista il film "Si può fare". Era da un pò che ce l'avevo lì ma non so, non mi convinceva. Dovete sapere che ogni sera in cui non c'è nulla in tv (praticamente sempre, tranne ora che ho il videoregistratore rotto, o meglio, che ha litigato con la tv e non si parlano più) io scelgo qualcosa da vedere. Per ammazzare la solitudine, diciamo. Scelgo in base all'umore del momento: posso aver voglia di sperimentare, allora vedo un film nuovo, posso aver voglia di ridere e mi butto su un Adam Sandler d'annata, posso aver voglia di ... coliandrizzarmi... e mi ri-ri-ri-ri-vedo una puntata di Coliandro. 
Dipende.
L'altra sera non avevo nessuna di queste voglie e scarta scarta mi è rimasto "Si può fare" (cliccate per la trama). Non ero molto convinta, perchè Bisio non mi è proprio simpatico E perchè il tema mi sta particolarmente a cuore e temevo una delusione. Invece... COLPO DI FULMINE!
Si ride e si piange. Posso assicurare che, sebbene alcune immagini dei matti possano sembrare caricaturali, il film è piuttosto realistico. Mi ha fatto ridere e mi ha fatto piagere. Mi ha fatto sganasciare la scena del "progetto sul corso di formazione sulle abilità emotive"... che voleva dire portare a mignotte i ragazzi. La parte più realistica del film credetemi! Ne so qualcosa di progettazione fasulla!
E poi mi ha colpito una frase di un personaggio fantastico: il Signor Gino!  "Io non sono scorbutico, è che gli altri sono teste di cazzo!". Praticamente quello che penso da sempre.O almeno ogni qualvolta che qualcuno più o meno indirettamente mi comunica che sono scorbutica. 
Certo, alcune scene sono davvero favoleggiate, un pò utopistiche direi, ma un film è sempre un film,  tanto meglio se, almeno quello, ci fa un pò sognare.

Commenti

  1. Dai che forte la citazione!! Non l'ho mai visto questo film...

    RispondiElimina
  2. Lo cerco su youtube, se c'è, mi passo la seratina così!
    Baci
    Minerva

    RispondiElimina
  3. il videoregistratore goditelo finchè non siete col digitale: è praticamente impossibile registrare qualsiasi cosa :(

    RispondiElimina
  4. io lo idi al cinema e mi fulminò. in positivo.

    RispondiElimina
  5. quest'attore qui -quello che faceva il tuttologo a tutti pazzi per amore- sta girando un film che si intitolerà Bar Sport..

    siccome so che ti piace benni appena l'ho sentito ho pensato a te ^_^

    RispondiElimina
  6. @federica: davvero???? però devo dire che bar sport... uhm non mi ha convinto del tutto!

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Vorrei un gesso e un whisky liscio

A voi capita mai che, in certi momenti particolari, vi succeda qualcosa che vi riporta a una particolare canzone, o addirittura ad un solo suo verso? A me è venuto in mente questo:  " Quello che importa in una persona è l'immagine che dà..." In che occasione? Stamani. Quando uno dei bimbi mi ha chiesto se abitualmente bevo whisky. Devo dire che dopo lo scorso anno dove ho tenuto un profilo piuttosto basso, quest'anno mi sono data di più ai ragazzi diventandone confidente, raccogliendo battute, sfoghi, pianti, risate. E mi sono aperta alle loro curiosità (ma dove abiti? Ma come mai fai la bidella? A te che profumo piace? Veramente ti piace l'insalata di cavolo crudo?). Non mi sono mai chiesta come mi vedessero dai loro occhi. Però tutto mi pensavo fuor che essere passata da grande bevitrice!

Meglio che niente faccio l'insegnante.

C'è stato un tempo in cui volevo fare la maestra. Secondo me è in fase da cui un po' tutte passiamo (passavamo, adesso vogliono fare l'estetista e il tatuatore, e lo dico perché mi è successo di leggerlo nei temi). Come la fase del "da grande voglio fare il veterinario". Poi la fase ci passa e io ne sono stata ben lieta perché mi sono resa conto che non avrei la pazienza necessaria. Quando facevo l'educatrice nei doposcuola il lavoro mi piaceva ma c'erano alcuni ragazzetti che me le avrebbero tolte dalle mani e in una classe vera, per più ore al giorno, sarei stata veramente in difficoltà. Tutto questo preambolo per dire che nella mia mente l'insegnante è ancora una professione per cui serve una sorta di vocazione. Un qualcosa di più anche dell'esserci portati. A maggior ragione oggi giorno che queste generazioni di bambini è ragazzi sono sempre più complesse da gestire (perché tale è diventata la società, in fin dei conti). Ecco, pare che sia

Gli strati della lasagna

Ho letto in diverse recensioni che Coliandro piace perché è uno di noi . Indubbiamente, con quell'aria da eterno sfigato, è molto più umano e "reale" di tanti poliziotti eroi che si vedono in tv. Non è difficile, come avevo già scritto, ritrovare un po' della nostra vita nella sfortuna e nella voglia di rivalsa coliandresche. Soprattutto se si è diversamente occupati. In fondo anche Coliandro lo è. In questa serie oltretutto ha fatto pochissime cazzate, ha preso pure un encomio, eppure è ancora relegato a tappare buchi negli uffici più sfigati del commissariato. Certo, è pur sempre una fiction e i Manetti Bros non sono i soliti registi che costruiscono una storiella così, già vista e sentita, scontata e piatta. I Manetti Bros hanno dei picchi di genialità unici. Roba trashissima. A volte i loro cattivi sono talmente malvagi e sopra le righe da risultare quasi caricature pulp. Ricordo un dj Francesco tossicomane e psicopatico che ciao. Nell'ultima puntata andata