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Quando mi hanno preso a Faenza,e quando ho visto il degrado della città, ho pensato all’istante che avrei trovato un monolocale a due lire, e che avrei realizzato il desiderio di vivere da sola,senza di nuovo passare per la tiritera di conoscere nuove coinquiline, adeguarmi alle loro abitudini, e tutto il resto. Invece poi sono incappata nella triste realtà che i faentini credono di stare a New York, e le case costano un botto. E vabbè. In questi due giorni ho però sperimentato cosa vuol dire abitare da sola, più o meno.
Insomma i pro e i contro li ho sempre immaginati. Perché se abiti da sola suppongo che tu possa non aver voglia di lavare i piatti a pranzo e lasciarli un bel cumulo per la cena, che tu non debba ogni volta disinfettare bidet, wc e compagnia bella, che tu possa gestirti il tempo e lo spazio come vuoi senza dover portare rispetto a nessuno e senza correre il rischio che qualcuno lo manchi a te.  In compenso… non avrai nessuno ad aiutarti se hai bisogno (se penso a un anno e mezzo fa, quando mi bloccai col collo, se non ci fossero state le mie coinquiline sarebbe stato un gran casino) e  nessuno con cui parlare se avrai voglia di fare due chiacchiere quando torni a casa stanca. Anche se io francamente sto bene da sola per la mia natura orsesca, ogni tanto fa piacere avere un contatto sociale.
Ad ogni modo è andata così, ho due coinquiline e a breve ne avrò una sola che fa settimana corta, quindi sarà un po’ e un po’. Io non avevo mai avuto molte occasioni per dormire da sola in una casa. A Firenze sono state pochissime volte e poi era un quartiere tranquillo, un condominio altrettanto pacifico e questo mi bastava per star serena a casa da sola (una volta inchiavardata la porta con 2 serrature, lo stanghetto in mezzo e quelli sopra e sotto, ovviamente!).A Cesena eravamo tante e tutte facevamo settimana lunga, qualcuna in casa c’era sempre, ed ero tranquilla anche perché lì il quartiere era pacifico.
Qui è tutto nuovo, il condominio è enorme, abitato da di tutto un po’, per strada ci sono un sacco di extracomunitari e, tanto per essere razzista, questo mi inquieta parecchio. Oltretutto le pareti non sono sottili, di più, si sente ogni minimo rumore come se fosse in camera tua, la mia stanza è vuota e  rimbomba da fare paura e gli appartamenti sopra, sotto e di lato sono occupati da persone che sicuramente non conoscono la definizione di “silenzio dopo una certa ora che magari accanto di sopra o di sotto c’è gente che dorme”.

Lo volete sapere il risultato di un tonfo in non so quale angolo del mondo!? Ebbene: la sottoscritta in pigiama (un pigiama azzurro con su scritto “j’adore mode” vorrei precisare) con un coltello della cucina in mano (che non taglia nemmeno la buccia di pera, tengo a precisare anche questo) che se ne va in giro per la casa guardinga aprendo tutte le porte e controllando sotto i letti….... e due ore sveglia a fare avanti e indietro dal cesso perchè la paura mi ha innescato un processo di pipì-oddiomal'hofattaadesso-nomiscappatroppoforte-rfiacciamopipì.
In poche parole, spero vivamente che stasera tornino le altre!

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