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Segni particolari: la professione

Di tante cose in cui poter incanalare la frustrazione di essere una diversamente occupata, devo ammettere che ne ho scelta una buffa.
Dovendo rinnovare la carta d'identità, mi sono fatta assalire dall'ansia. Cosa far scrivere alla voce "professione"? Dieci anni fa, nell'altro documento, ero una studentessa piena di speranza. Ma adesso??? Scrivere cosa faccio? Perché? Se fra qualche settimana farò un'altra cosa, e poi un'altra, e poi chissà? Scrivere cosa sono, per cosa sono formata, cosa avrei voluto fare, perché mai?
Sono andata all'ufficio con una decisione presa e un profondo senso di nausea.


Grazie al cielo, il sistema burocratico si aggiorna insieme alla società e nelle nuove carte d'identità (brutte come il peccato, fra l'altro) non si deve più dire. La nostra identità non è certo nel lavoro.

Vi lascio col dubbio di cosa avrei messo... Chissà che qualcuno ci indovini!

Commenti

  1. In un paese dove il lavoro non c'è , hanno pensato bene di togliere anche la relativa voce !!!Non perdere le speranze di una volta !! Ciaooo

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  2. questa (non) possibilità mi fa tirare un sospiro di sollievo!

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  3. Lasciamo perdere....io ho omesso lo stato civile!

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  4. Vero: non è più necessario indicarlo.
    Io adesso dovrei scrivere disoccupata. Che ne sanno loro che, nel frattempo, faccio arte, scrivo, leggo tantissimo, creo begli oggetti di panno e mi sento più viva?

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  5. Oh là... finalmente una bella notizia...

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  6. Poi dicono che la burocrazia italiana non tiene conto della vita quotidiana dei cittadini!

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  7. ... io avrei detto ...
    ... sognatrice ...

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  8. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  9. ciao, ti seguo da poco ma già mi sono innamorata del tuo stile, se ti va... ti ho nominata qui https://thr0ughthemirr0r.com/2018/02/22/my-world-award/

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